La burocrazia che intrappola gli stranieri in un perenne limbo
Un gruppo di giovani esperti di immigrazione e diritti umani, e il diritto dell’immigrazione accessibile a chiunque per “fare chiarezza,
Leggi il seguitoIf you climb a good tree, you are given a push.
Un gruppo di giovani esperti di immigrazione e diritti umani, e il diritto dell’immigrazione accessibile a chiunque per “fare chiarezza,
Leggi il seguitoTra le notizie di questo mese: l’Argentina aderisce alla “Nuova Via della Seta” cinese. La Commissione africana per i diritti umani si pronuncerà sui crimini commessi in Tigray. Svolta ambientalista del colosso sudcoreano Samsung: arrivano sul mercato gli smarthpone ecosostenibili. Sciopero della fame di un gruppo di migranti contro le condizioni di vita nel centro di accoglienza polacco di Wędrzyn. Torna la poliomielite in Malawi cinque anni dopo l’ultimo caso africano. L’UE preoccupata per i venti di separatismo in Bosnia Erzegovina.
Leggi il seguitoSurriscaldamento globale, migranti climatici e Paesi ricchi in cerca di manodopera a basso costo. Questi gli elementi di una crisi che riguarda ambiente, economia, politica e diritti umani, in cui le frontiere si aprono per i lavoratori stagionali, ma si chiudono di fronte a milioni di sfollati. Si tratta di persone costrette ad abbandonare la propria casa, vittime di disastri ambientali di cui gli Stati occidentali sono spesso responsabili. La riflessione sulla decolonizzazione conduce a una sola soluzione: de-militarizzare i confini aprendo alla libera circolazione delle persone e non solo delle merci.
Leggi il seguitoAnwar Nillufary è nato in Iran, Paese da cui è stato costretto a fuggire per ragioni politiche. Con in mente un preciso progetto migratorio, arriva in Grecia nel 2014 e qui si scontra con l’insensatezza di un sistema di asilo che si rivela essere un vero e proprio vicolo cieco. Da sette anni Anwar lotta strenuamente contro istituzioni e organizzazioni internazionali, cercando di ottenere risposte che non arrivano mai. La sua è una storia che porta a galla i meccanismi di un sistema pensato non per tutelare la vita delle persone, bensì gli interessi di Stati ed economie forti.
Leggi il seguitoNella storia recente i flussi migratori sono sempre stati descritti come un fenomeno il cui controllo si rende necessario per garantire il mantenimento dello status quo. Ma se fosse proprio lo status quo ad essere sbagliato? I presupposti su cui i moderni sistemi statali sono stati costruiti mostrano tutta la loro fallacia quando li si analizza secondo la prospettiva delle identità nazionali e della libertà di movimento. R.G., rifugiato algerino in Grecia da 5 anni, e colpevole solo di portare un cognome arabo, ci racconta come tutto questo impatti con violenza sulla vita delle persone che decidono di emigrare.
Leggi il seguitoLa decisione del Dipartimento di Protezione Civile, del 12 aprile scorso, di utilizzare navi civili per la quarantena dei migranti, ha da subito suscitato la reazione di una parte della società civile. L’impegno di un gruppo di attivisti palermitani ha portato alla creazione di un’importante rete e alla redazione del documento “Criticità del sistema navi-quarantena per persone migranti: analisi e richieste”, con cui si chiede lo smantellamento di questo sistema discriminatorio. Voci Globali – sottoscrittore del report – ha incontrato due degli aderenti al documento: l’avvocato Fulvio Vassallo Paleologo, Direttore di A-DiF e la dottoressa Claudia Lodesani, presidente di Medici senza Frontiere Italia.
Leggi il seguitoIl 30 marzo alcuni doganieri francesi hanno fatto irruzione in una sala della stazione ferroviaria di Bardonecchia, costringendo un cittadino nigeriano in regola con i documenti e con un regolare biglietto a fare un test antidroga e facendo scoppiare una crisi diplomatica. La cooperazione transfrontaliera tra i due Stati ha una lunga storia, ma negli ultimi anni la tensione politica al confine è aumentata. Il resoconto di un testimone oculare mostra come i due Paesi gestiscano in maniera diversa la “questione migranti”, e come stiano invece aumentando le reti di solidarietà dei cittadini che sono disposti a commettere anche il cosiddetto “crimine di solidarietà”.
Leggi il seguitoMentre l’Europa si riunisce per risolvere la crisi migratoria, centinaia di migranti muoiono nel Mediterraneo e nel deserto. “Ci hanno trattenuto per un mese in un’abitazione a Misurata prima di farci imbarcare nel gommone. Non ci facevano quasi mangiare, e due volte al giorno per 30 giorni venivano a picchiarci. 20 ragazzi sono morti lì dentro, ad alcuni di loro hanno sparato, gli altri uccisi da fame e torture“. Così racconta a Voci Globali un giovane nigeriano scampato alla morte, sbarcato a Palermo insieme ad altre 711 persone a bordo della nave militare norvegese SIEM PILOT.
Leggi il seguitoLa stigmatizzazione e la criminalizzazione dei migranti continuano e le politiche sulla sicurezza prevalgono sulla protezione.Da Mare Nostrum a Frontex, le iniziative prese finora non si sono dimostrate iniziative efficaci per la salvaguardia delle vite umane e i controlli ad alcune frontiere continuano ad essere caratterizzati da violenze e abusi. Come quelle – per esempio – a Ceuta e Melilla, per arrivare dal Marocco alla Spagna. E anche le coste italiane rimangono una meta pericolosa per chi cerca l’ingresso in Europa.
Leggi il seguito“MeltingPot: cittadini del mondo solidali” è il seminario di formazione promosso da ForumSaD tenutosi sabato 8 giugno a Roma. Un incontro mirato ad analizzare il rapporto tra sostegno a distanza e migrazione, un’occasione di confronto e di sviluppo delle conoscenze, di arricchimento personale e sociale.
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