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Guerra nucleare, anche quella “limitata” distruggerebbe gli Oceani

5 Dicembre 2022 Luciana Buttini arsenali nucleari, cambiamenti climatici, carestia globale, danni ambientali, espansione del ghiaccio marino artico, estinzione umana, guerra nucleare, inverno nucleare, Trattato New START

Alla luce dei recenti fatti in Ucraina e dell’accordo tra Usa e Russia sul trattato New Start, sono tanti i timori di un conflitto nucleare che, anche se limitato, causerebbe non pochi danni ambientali. Già negli anni ’80 si era compreso che dopo una guerra nucleare, un’apocalisse climatica avrebbe potuto oscurare la luce del sole per anni con il rischio di una grave carestia globale. Analizzando dunque un ipotetico scenario di guerra, una simulazione ha rivelato che l’uso di armi nucleari provocherebbe importanti mutazioni negli oceani, tra cui un’importante espansione del ghiaccio marino artico.

Uganda, oppositori scomparsi, torturati nei centri detentivi illegali

25 Marzo 2022 Tiziana Carmelitano africa, ambiente, arresti arbitrati, attualità, crimini di guerra, danni ambientali, diritti umani, dispute territoriali, disuguaglianza sociale, giustizia sociale, guerra in Ucraina, HIV, inquinamento acque, Isole Curili, LAC sino-indiana, nativi americani, politica internazionale, PrEP a lunga durata, sicurezza alimentare, Somaliland, strutture detentive illegali, torture, transizione ecologica, uganda

Tra le notizie di questo mese: la CPI avvia un’indagine sui crimini di guerra perpetrati in Ucraina. Quindicesimo vertice militare sino-indiano sui confini contesi in Himalaya: nessun accordo raggiunto. Il Somaliland – unico Stato fantasma al mondo – chiede il riconoscimento internazionale. Appello di 17 Associazioni ambientaliste italiane al Governo per la sicurezza alimentare. Svolta rivoluzionaria nella prevenzione dell’HIV grazie alla versione iniettabile della PrEP. La Russia ferma i negoziati di pace sulle Isole Curili dopo le sanzioni del Giappone per la situazione ucraina.

Australia, migranti: stop alla controversa pratica dei centri offshore

22 Ottobre 2021 Tiziana Carmelitano abolizione pena di morte, africa, ambiente, attualità, cambiamenti climatici, centri detenzione per immigrati, centri rifugiati Manus, danni ambientali, diritti umani, diritto alla terra dei popoli indigeni, giustizia sociale, guantanamo del pacifico, guerra delle targhe, inondazioni in Africa, politica internazionale, siccità, tensioni Kosovo/Serbia, The State of the Climate in Africa

Canberra annuncia di aver siglato un’intesa con la Papua Nuova Guinea per chiudere il centro di detenzione per migranti a Manus, noto come “Guantanámo del Pacifico”. Il presidente della Sierra Leone firma la legge che abolisce la pena di morte, approvata lo scorso luglio. Il Comitato ONU per i diritti umani “condanna” il Paraguay per violazione del diritto alla terra dei popoli indigeni. Intanto non si placa la tensione tra Kosovo e Serbia. Mentre, il report The State of the Climate in Africa, lancia l’allarme sui devastanti effetti del cambiamento climatico nel continente africano.

Pesticidi illegali, un fiorente mercato che sta avvelenando il mondo

27 Settembre 2021 Violetta Silvestri agricoltura, agrochimica, attualità, commercio illegale pesticidi, danni ambientali, europol, fitofarmaci, fitofarmaci di contrabbando, operazione silver axe, pesticidi contraffatti, pesticidi illegali, pesticidi illegali in Brasile, sequestro pesticidi illegali, tracit, traffico illecito di erbicidi

4,4 miliardi di euro all’anno: a tanto ammontano le entrate dalla vendita di prodotti vietati e assai nocivi impiegati nelle coltivazioni. Dagli USA alla Cina, fino al Kenya, al Brasile, alla Turchia e alla stessa Italia, la vendita di contrabbando di questi pericolosi fitofarmaci per l’agricoltura, banditi dalle leggi, si sta diffondendo sempre di più. La situazione rischia di precipitare soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, dove le entrate agricole sostengono spesso l’intera economia nazionale. La salute dell’uomo e dell’ambiente sono in grave pericolo.

Ambiente: estrazione della sabbia, grido d’allarme per l’ecosistema

4 Giugno 2021 Violetta Silvestri attualità, Cina, commercio illegale di sabbia, danni all'ecosistema, danni ambientali, erosione del suolo, erosione della costa, estrazione illegale sabbia, estrazione sabbia in Africa, India, sabbia, sabbia per l'edilizia

Urbanizzazione di massa, industrializzazione, aumento della popolazione e del tenore di vita, tutti questi fenomeni hanno una comune conseguenza: richiedono di costruire e produrre sempre di più. E di avere a disposizione una delle risorse attualmente più preziose: la sabbia. Solo nell’edilizia si stima che ogni anno potrebbero essere impiegate 40 miliardi di tonnellate del materiale. L’impatto sull’ambiente – parliamo anche di estrazione illegale – è devastante; erosione delle coste, abbassamento delle falde acquifere, distruzione di fauna e flora, siccità. Dalla Cina all’India, passando per Singapore e Africa le storie di distruzione dell’ambiente sono già scritte.

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Libia, ancora “giorni di sangue” tra tregue violate e civili uccisi

4 Aprile 2020 Tiziana Carmelitano africa, ambiente, attacchi armati, attualità, cambiamenti climatici, centri antiviolenza, Covid-19, danni ambientali, detenzioni arbitrarie, diritti umani, Generale Haftar, giustizia sociale, libia, narcotraffico, nativi d'America, Nicolás Maduro, oleodotto Keystone XL, politica internazionale, principio di non ingerenza, sparizioni forzate, Telefono Rosa, tortura, UNSMIL, venezuela, violenza domestica, yemen

Nonostante i tentativi per una sospensione umanitaria delle ostilità, nel Paese africano proseguono gli scontri e aumentano i morti. Una nuova legge potrebbe silenziare, nel Sud Dakota, le proteste dei nativi americani contro l’oleodotto Keystone XL. La pandemia Covid-19 aggrava alcune piaghe sociali, tra cui: la violenza domestica. Molte le iniziative in Italia per supportare le donne vittime di abusi. Mentre Human Rights Watch denuncia le violazioni dei diritti umani commesse dalle forze saudite ai danni dei civili yemeniti, il Venezuela respinge le accuse di narcotraffico mosse dagli USA nei confronti di Maduro.

Portezuelo del Viento, la diga che minaccia la Pampa argentina

20 Marzo 2020 Rosamaria Castrovinci accesso all'acqua, Acqua, AmericaLatina, argentina, attualità, Atuel, città sommerse, Colorado River, danni ambientali, difesa dell'ambiente, diga, disastro ambientale, disastro sociale, dislocamento popolazione, ecosistema, fiumi, gestione fiumi, industrie minerarie, La Pampa, openDemocracy, scarsità di acqua, sfollamento, siccità

Un nuovo progetto mette a rischio i diritti dei cittadini e l’ambiente in Argentina. Il tema è l’acqua, elemento naturale prezioso, soprattutto in zone con gravi carenze idriche. Il problema ruota intorno a un’opera idraulica imponente, l’ennesima, voluta soprattutto da governatori e industrie minerarie per il loro bisogno di profitto, oltre che energetico. Stiamo parlando del progetto della diga di Portezuelo del Viento sul fiume Colorado, che sta suscitando proteste e preoccupazione della popolazione locale. Il pericolo è restare senza acqua e danneggiare l’ecosistema per sempre.