19 Aprile 2024

Uganda, oppositori scomparsi, torturati nei centri detentivi illegali

[Mondo – I fatti del mese (marzo 2022). In questa rubrica mensile, dieci brevi notizie raccontano avvenimenti, fatti, iniziative, politiche che – per diverse ragioni – restano di solito nell’ombra della stampa. Tenere una finestra aperta sul mondo: in questa prospettiva, e in linea con le tematiche di Voci Globali, diamo spazio a quanto accade nel panorama internazionale.]

Foto dell’utente Flickr AMISOM – Licenza CC

Diritti umani/Africa – Uganda, arresti arbitrari e torture per i dissidenti politici

I funzionari della sicurezza, che hanno detenuto illegalmente e torturato centinaia di critici del Governo, sostenitori dell’opposizione, manifestanti pacifici, non sono stati ancora chiamati a rispondere delle loro azioni. “Il Governo ugandese deve garantire giustizia alle vittime e porre fine alla cultura dell’impunità“. La denuncia è arrivata, il 22 marzo, da Human Rights Watch con la pubblicazione del report Ho solo bisogno di giustizia“. Il dossier di 62 pagine documenta arresti arbitrari, detenzioni illegittime, torture, maltrattamenti all’interno di strutture detentive illecite tra il 2018 e il 2021. Numerose le testimonianze di: ex detenuti, attivisti per i diritti umani, giornalisti, parlamentari.

Politica internazionale – Russia/Giappone, stop ai negoziati di pace sulle isole Curili

Alla luce della “posizione ostile” del Giappone verso la Russia per la situazione in Ucraina, Mosca “non intende proseguire i negoziati di pace” con la controparte nipponica. E “interrompe il dialogo sull’istituzione di attività economiche comuni nelle isole Curili”. Lo ha annunciato, il 21 marzo, il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov. I due Paesi non hanno mai firmato un trattato di pace dalla Seconda guerra mondiale a causa della disputa territoriale sulle quattro isole meridionali dell’arcipelago delle Curili – ospitanti basi militari aree e navali russe – rivendicate da Tokyo.

Giustizia sociale – HIV, sviluppo rivoluzionario per la prevenzione del virus

L’UNITAID – iniziativa sanitaria globale impegnata nella diagnosi e cura delle principali malattie nei Paesi a medio/basso reddito – ha annunciato, il 18 marzo, l’implementazione di una versione iniettabile della PrEP (profilassi pre-esposizione), rivelatasi più efficace rispetto alla terapia orale nel ridurre il rischio di contrarre l’HIV. La sperimentazione inizierà in Brasile e Sudafrica. La PrEP orale spesso “è causa di stigma, discriminazione, violenza del partner”, mentre quella iniettabile “a lunga durata potrebbe avere un impatto innovativo, rendendo la prevenzione dell’HIV un’opzione praticabile per più persone“, ha dichiarato il portavoce dell’UNITAID Herve Verhoosel.

Ambiente – Italia, appello di 17 Associazioni al Governo per la sicurezza alimentare

Indebolire le Strategie UE Farm to Fork e Biodiversità 2030 dell’Unione Europea (…) sarebbe un grave errore”. E “non risolverebbe i problemi collegati all’aumento dei prezzi e alla disponibilità di materie prime, ulteriormente aggravati dalla guerra in Ucraina”. Al contrario, “serve accelerare la transizione ecologica della nostra agricoltura rivedendo i modelli di produzione e consumo del cibo. È quanto sostengono 17 Associazioni ambientaliste, dei consumatori e dei produttori biologici, in una lettera inviata, il 16 marzo, al presidente del Consiglio Draghi nonché ai ministri delle Politiche Agricole Patuanelli e della Transizione Ecologica Cingolani.

Africa – Il Somaliland chiede il riconoscimento internazionale

In occasione di un evento alla Heritage Foundation di Washington, il 14 marzo,  Muse Bihi Abdi – presidente del Somaliland – ha rilanciato la richiesta di riconoscimento internazionale del suo territorio. Mogadiscio “ha dimostrato una totale mancanza di interesse verso un dialogo costruttivo”, ha affermato Adbi. I colloqui, infatti, sono in una perenne fase di stallo. Il Somaliland, nato nel 1961 dalla scissione con la Somalia, è riuscito negli anni a mantenere un sistema democratico con un proprio Governo indipendente. Ha una capitale, un’Assemblea rappresentativa, un esercito. Ciononostante, è uno Stato “fantasma”. La comunità internazionale non lo ha mai riconosciuto.

Politica internazionale – Nuovo vertice militare sino-indiano sui confini contesi

Al termine del 15esimo round di colloqui, Cina e India si sono impegnati a mantenere la sicurezza e la stabilità lungo la cosiddetta LAC (Linea di Controllo effettivo), il confine de facto istituito dopo la guerra lampo tra le due potenze asiatiche del 1962. In una nota congiunta, rilasciata il 12 marzo, Pechino e Nuova Delhi hanno riconosciuto che la risoluzione della controversia sul confine contribuirebbe a “facilitare i progressi nelle relazioni bilaterali”. Tuttavia, nessun accordo è stato raggiunto per ritirare le rispettive truppe dai punti di attrito dei 3.440 km di frontiera, oggetto dell’annosa disputa territoriale.

Ambiente – Cile, multa milionaria a Minera Escondida per grave danno ambientale

Minera Escondida  (MEL) – società cilena controllata dal colosso minerario australiano BHP Billiton – dovrà pagare una multa di 6,6 milioni di dollari per aver causato danni ambientali irreversibili alle falde acquifere del Salar de Atacama, lago salino cileno situato nella regione di Antofagasta. La sanzione è stata comminata, il 10 marzo, dalla Superintendencia del Medio Ambiente (SMA) del Cile dopo aver rilevato un “utilizzo eccessivo delle risorse idriche nell’area di Las Vegas de Tilopozo. Le attività della MEL, che gestisce la più grande miniera di rame del mondo, hanno determinato una riduzione di oltre 25 cm della falda freatica.

Africa – Il Sudafrica resta il Paese più disuguale al mondo

Secondo un report della Banca Mondiale – pubblicato il 9 marzo – il Sudafrica è rimasto, a livello globale, il Paese con il più alto tasso di ineguaglianza sociale ed economica. Il 10% della popolazione detiene infatti più dell’80% della ricchezza. Trent’anni dopo la fine dell’apartheid “l’elemento razziale continua a rappresentare un fattore chiave di disparità” tanto nelle opportunità di istruzione che nel mercato del lavoro. Anche gli altri 4 Stati membri dell’Unione doganale dell’Africa meridionale (SACU) – Botswana, Eswatini, Lesotho, Namibia – sono finiti in cima alla lista dei Paesi più disuguali del pianeta.

Giustizia sociale – Canada, ONU esorta modifica dell’Indian Act: discriminatorio per le donne

Il Comitato ONU per l’eliminazione della discriminazione contro le donne, il 3 marzo, ha invitato il Canada a modificare l’Indian Act, ritenuto fonte di discriminazione di genere per migliaia di donne indigene. La legge in questione – risalente al 1876 – disciplina lo status di indiano” registrato presso il Governo federale, condizione necessaria per godere di una serie di diritti essenziali. Fino al 1985, le native perdevano del tutto il loro “status di indiano” sposando uomini non indigeni. Oggi, le discendenti matrilineari sono ancora in parte private dei loro diritti. L’identità indigena viene infatti trasmessa con criteri ineguali a seconda se l’avo sia uomo o donna.

Diritti umani – Indagine della CPI sui crimini di guerra in Ucraina

Il 2 marzo, Karim Khan – procuratore britannico della Corte Penale Internazionale – ha reso noto il deferimento al suo ufficio della situazione in Ucraina ad opera di 39 Stati parti allo Statuto di Roma . Tale azione consentirà alla CPI di aprire un’indagine sui crimini di guerra e crimini contro l’umanità perpetrati in territorio ucraino a partire dal novembre 2013. “Il nostro lavoro di raccolta delle prove è iniziato”, ha dichiarato Khan. Tra i Paesi che hanno dato il loro via libera: tutti i membri dell’Unione Europea (compresa l’Italia), Australia, Canada, Nuova Zelanda, Svizzera e diversi Stati dell’America Latina.

Tiziana Carmelitano

Autrice freelance, si occupa in particolare di temi globali nonché di violazioni dei diritti umani in contesti conflittuali, post-conflittuali e in situazioni di "Failed States". Con un occhio di riguardo per donne, bambini e giustizia transitoria. Il tutto in chiave prevalentemente giuridica. Convinta che la buona informazione abbia un ruolo decisivo nell'educazione al rispetto dei diritti fondamentali e delle diversità.

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