23 Novembre 2024

corridoi umanitari

Libia, corridoi umanitari: come funzionano, chi sono i protagonisti

Il 30 giugno scorso, 95 rifugiati provenienti da Africa sub-sahariana e Siria arrivano in Italia con un (raro) volo da Tripoli. Persone che hanno subito “orrori inimmaginabili” all’interno e all’esterno dei campi di detenzione. Proviamo a capirne di più raccontando anche la storia di due di loro, Hasan e Irene, e del loro atipico salvataggio. Lo facciamo grazie alla collaborazione di Morena La Rosa, attivista per i diritti delle persone migranti presenti nel Paese nordafricano, Edmond Tarek Keirallah, coordinatore del progetto SIV di MSF, ed Ezio Savasta, operatore volontario della Comunità di Sant’Egidio.

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Bosnia, la politica continua a negare il genocidio di Srebrenica

Il Parlamento bosniaco ha nuovamente bocciato la legge volta a criminalizzare il negazionismo sul genocidio del 1995. Dall’altra parte del globo, nel corso del Sundance Festival è stato presentato il documentario “Welcome to Chechnya” dedicato alle purghe contro gli omosessuali avviate dal presidente Kadyrov nel 2017. Intanto, la Gran Bretagna si trova a dover affrontare lo “scandalo” dei sussidi sociali negati o revocati a disabili e malati. Mentre il mondo celebra la Giornata Internazionale delle Zone umide ricordando l’importanza di queste aree per la salute umana e ambientale, in Sudan continuano i negoziati per l’accordo conclusivo di pace che dovrebbe essere siglato entro febbraio.

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Corridoi umanitari, salvare vite umane in sicurezza e legalità

Grazie alla sinergia di Sant’Egidio, Chiese Evangeliche, Tavola Valdese e Governo, dal 2016 sono attivi in Italia i corridoi umanitari. Questo sistema opera in piena sicurezza e legalità per trasferire persone vulnerabili e in condizione di sofferenza provenienti da Paesi in guerra e povertà. Attraverso una salda rete di volontari, cittadini, associazioni, parrocchie e istituzioni, i profughi viaggiano senza rischiare la morte e i soprusi con i barconi in mare. E l’integrazione funziona. Dal 2016 più di mille profughi sono riusciti ad arrivare sul nostro territorio con questa modalità.

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Migrants’ Day: “Apriamo canali umanitari nel Mediterraneo”

In occasione della Giornata Internazionale dei Migranti (18 dicembre) rilanciamo un appello rivolto a Papa Francesco dal titolo “Il Papa fermi le stragi in mare e apra dei canali umanitari”, per l’apertura di corridoi umanitari a favore dei richiedenti asilo costretti a intraprendere troppo spesso viaggi terribili e spesso mortali.

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