attivismo

El Salvador, la lotta delle donne arrestate per aborto involontario

Nello Stato dell’America Centrale la legge vieta l’interruzione di gravidanza in tutti i casi, compresi l’incesto e l’aborto spontaneo, con condanne fino a 50 anni per omicidio. L’articolo affronta il tema citando le storie di alcune donne condannate ingiustamente a lunghe pene detentive e raccontando l’impegno di organizzazioni e gruppi di ex detenute – come Mujeres Libres – che offrono formazione e sostegno alle donne che si trovano in carcere, battendosi non solo per farle uscire di prigione ma anche per modificare la legge e favorire un cambiamento nella mentalità della società salvadoregna.

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“Quando il Ghana approverà la legge anti LGBTQI, sarò arrestata”

La proposta di legge anti LGBTQI del Ghana (di chiara ispirazione coloniale) rischia di essere una delle più omofobiche e transfobiche al mondo. Angel Maxine, la prima musicista ghanese apertamente transgender ne mette in evidenza le ipocrisie attraverso un video musicale pubblicato su YouTube poco dopo che il disegno di legge era trapelato online nell’estate 2021. Fortemente voluta da forze interne, ma anche esterne al Paese, la legge prevede l’incarcerazione fino a cinque o dieci anni per le persone queer, ma anche per chi le frequenta o ne difende i diritti, la “terapia di conversione” e il “dovere di denunciare”.

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Giovani che resistono: palestinesi e israeliani contro l’apartheid

Le recenti tensioni nella Cisgiordania hanno riportato la questione palestinese al centro dei dibattiti sulla stampa internazionale. A partire dagli anni Novanta, l’espansione delle colonie israeliane e l’aumento della pressione militare hanno causato l’aggravarsi delle condizioni di vita per i palestinesi. Per contro, la risposta della popolazione e delle nuove generazioni offre spunti di analisi rilevanti. Attraverso l’intervista all’attivista palestinese Sami Hussein Huraini dell’associazione Youth of Sumud, Voci Globali riporta uno spaccato della realtà quotidiana nei territori sotto occupazione israeliana.

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Violenze inter-comunitarie e islamofobia: l’India di Narendra Modi

La capitale del subcontinente è stata nuovamente teatro di scontri tra indù e musulmani, riaccendendo il dibattito sulla tenuta della democrazia indiana e sul ruolo del nazionalismo indù. Da diversi anni il Governo ha intrapreso un atteggiamento ostile o di aperto scontro con la comunità islamica del Paese. Le motivazioni sono da ricercarsi nella diffusione di dottrine estremiste afferenti alla dottrina dell’Hindutva. La mancanza di equidistanza di fronte agli scontri e le discriminazioni suscitano allarme sulla tenuta dello stato di diritto, anche alla luce di un’opposizione attiva ma estremamente frammentata.

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Le donne africane, dalla politica al giornalismo, contro il Covid-19

Nonostante le sfide presentate dalla pandemia di Covid-19, tra questi il declino nell’economia di molti Paesi africani e un aumento drastico della violenza di genere dovuto al confinamento, le donne africane sono rimaste tenaci e si sono assicurate che anche loro occupassero un ruolo centrale nei processi decisionali per la lotta contro il virus. In questa giornata della donna panafricana ricordiamo quelle donne che si sono impegnate per cambiare la narrativa nella lotta contro il coronavirus in Africa e per includere le voci di tutte le donne africane, spesso sottorappresentate.

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Confine USA-Messico: situazione drammatica, anche con Biden

I primi 100 giorni di mandato del presidente USA si sono aperti con la rettifica di provvedimenti anti-immigrazione emanati dal suo predecessore, Donald Trump; ma l’amministrazione attuale tentenna sui reinsediamenti di rifugiati che aveva promesso e continua con le deportazioni. Cosa possono aspettarsi le persone in viaggio verso il Paese a stelle e strisce o bloccate alle sue porte? I centri di accoglienza che straripano di bambini, gli abusi subìti dalle famiglie respinte e gli escursionisti che portano acqua nel deserto gridano tutti la stessa cosa: c’è del lavoro da fare.

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Amazzonia, la lotta dei nativi per proteggerla dalla distruzione

Agevolate da politiche che sembrano non preoccuparsi del deterioramento ambientale e dei problemi sociali ad esso legati, le attività di estrazione mineraria e l’industria agro-alimentare minacciano la sopravvivenza della Foresta Amazzonica e dei popoli che la abitano da secoli. I Guardiani della Foresta del popolo Guajajara, nel Nord-Est brasiliano, sono uno tra gli esempi di resistenza quotidiana attuata dalle comunità native nel mondo. Senza alcun supporto dal Governo, si trovano a dover contrastare un sistema criminoso. In gioco c’è la stessa vita degli attivisti, alcuni assassinati nell’impunità.

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Libertà di espressione: il caso Hasél, come l’Europa limita l’arte

La controversa figura di un cantautore arrestato in Spagna per insulti alla monarchia, alle forze dell’ordine e per aver glorificato il terrorismo, fornisce lo spunto per una riflessione sui “crimini ideologici” a livello continentale. Il dibattito sulla libertà di espressione, tra leggi che mandano in galera i rapper, mirano a controllare le discussioni negli Atenei e puniscono le rappresentazioni dissacranti, ha molto più a che fare con l’esercizio del potere che con i limiti da imporre all’estremismo. La sicurezza nazionale è troppo spesso il pretesto per limitare il dissenso politico radicale, la satira ma anche l’attivismo.

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Rom, sinti e viaggianti: orgoglio etnico e attivismo al femminile

L’attivista rom Saska Jovanovic ci parla di ROMNI Onlus, progetto nato nel 2010 per il sostegno delle popolazioni rom, sinti e delle comunità viaggianti in Italia, attraverso un forte protagonismo delle donne. La sua esperienza è un esempio di attivismo anti-razzista, di genere e intersezionale – uno tra i molti presenti in Europa, oggi scenario di una rete di resistenza e cooperazione femminile sempre più fitta tra le varie comunità. Per affrontare uno scenario che le vede particolarmente soggette a pregiudizi e stereotipi estremamente radicati, nel mondo e in particolare in Italia.

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Aborto, dalle proteste in Polonia al divieto assoluto di Malta

In Europa si continua a discutere sulla legittimità o meno del diritto all’interruzione volontaria di gravidanza. Il tema è tornato ad essere di forte attualità in seguito alla decisione presa dalla più alta Corte polacca, lo scorso 22 ottobre, di vietare quasi in maniera assoluta l’aborto. Tutto ciò ha provocato numerose proteste in molti Stati europei. Dalla Spagna progressista, alla Francia, all’Irlanda, alla “cattolicissima” Malta, un excursus su alcune delle esperienze europee più significative legate all’aborto e alla sua depenalizzazione.

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