25 Aprile 2024

ambiente

Australia, migranti: stop alla controversa pratica dei centri offshore

Canberra annuncia di aver siglato un’intesa con la Papua Nuova Guinea per chiudere il centro di detenzione per migranti a Manus, noto come “Guantanámo del Pacifico”. Il presidente della Sierra Leone firma la legge che abolisce la pena di morte, approvata lo scorso luglio. Il Comitato ONU per i diritti umani “condanna” il Paraguay per violazione del diritto alla terra dei popoli indigeni. Intanto non si placa la tensione tra Kosovo e Serbia. Mentre, il report The State of the Climate in Africa, lancia l’allarme sui devastanti effetti del cambiamento climatico nel continente africano.

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Taiwan, riconoscimento legale del genere: emessa sentenza storica

Secondo la Corte di Taipei, l’intervento chirurgico di riassegnazione del sesso non è requisito necessario per il riconoscimento del genere. In Francia cresce l’islamofobia istituzionale. Sciolto un altro gruppo antirazzista, accusato di “propaganda islamista”. Ben 672 istituzioni finanziarie europee intrattengono rapporti con le aziende coinvolte nell’espansione degli insediamenti illegali in Cisgiordania. Il presidente congolese chiede giustizia per le vittime degli abusi sessuali commessi dai dipendenti OMS durante l’Ebola. Blitz di Greenpeace a Rotterdam contro i combustibili fossili.

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ONU, mettere la salute mentale al centro degli interventi umanitari

Per António Guterres – Segretario Generale Nazioni Unite – gli interventi sulla salute mentale devono diventare parte integrante dei processi di peacebulding e dei programmi di sviluppo. Pubblicata la prima guida globale per la protezione delle aree marine. Il Consiglio d’Europa “invita” la Turchia al rispetto delle sentenze CEDU, esortando il rilascio di Osman Kavala. Intanto, la Giunta militare guineana fa sapere di non nutrire alcuna preoccupazione per le sanzioni imposte dall’ECOWAS. E la Corea del Sud rinnova l’appello alla pace con la Corea del Nord.

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Rohingya, a 4 anni dalla “fuga” dal Myanmar nessuna giustizia

Proteste nei campi profughi in Bangladesh per “celebrare” il quarto anniversario della repressione birmana contro la minoranza musulmana. Costa Rica e Panama firmano accordo di cooperazione contro il crimine organizzato. Secondo i dati dell’ILO oltre 4 miliardi di persone nel mondo sono prive di “protezione sociale”. L’ONU lancia l’allarme per il Tigray: “catastrofe imminente”. E chiede al Governo etiope di non ostacolare gli aiuti umanitari. Al Parco Nazionale Arcipelago Toscano va la certificazione della IUCN: l’area protetta è tra le eccellenze green mondiali.

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USA, migranti: non si fermano le espulsioni verso il sud del Messico

L’UNHCR accusa Washington di sfruttare la pandemia da Covid-19 per “allontanare” dal proprio territorio migranti e richiedenti asilo. In Spagna, il ministro dei Diritti Sociali chiede di vietare le corride dei nani: “spettacolo degradante”. Un nuovo studio scientifico conferma il calo degli impollinatori e il conseguente effetto nefasto su economia e umanità. L’Indonesia sventa un possibile attacco terroristico programmato da Jemaah Islamiyah per la festa dell’Indipendenza nazionale. Intanto, l’Etiopia sta sviluppando piattaforme social locali per sostituire Facebook e Twitter.

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Indigeni, 370 mln di persone che vogliono preservare Madre Terra

Sebbene il massacro dei nativi e dei territori da essi abitati continui – spesso alla luce del sole e con l’appoggio degli Stati – oggi in prima linea sono presenti sempre più collettivi, associazioni e movimenti di resistenza, che operano anche attraverso l’arte e la valorizzazione del sapere ancestrale indigeno. Le prospettive indigene, femministe e ambientaliste sono oggi necessarie per ripensare la convivenza sul pianeta. La Casa Comunitaria Itzpapàlotl, collettivo indipendente di arte popolare, cultura indigena e sapere alternativo di Città del Messico, si racconta in un’intervista.

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Repubblica Ceca, saranno risarcite le rom sterilizzate forzatamente

Il Senato ceco ha approvato una legge per compensare le rom sottoposte a sterilizzazioni illegali tra il 1996 e il 2012. Israele ha “riconquistato” lo status di osservatore all’interno dell’Unione Africana con grande disappunto del Sudafrica. In Tanzania, il leader dell’opposizione Freeman Mbowe è stato incriminato per terrorismo: per la comunità internazionale è un mero tentativo di reprimere il dissenso politico. Cresce la vulnerabilità delle persone con albinismo per la crisi economica generata dalla pandemia. Greenpeace France accusa Parigi di inerzia sul tema della deforestazione importata.

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Colombia, “falsi positivi”: arrivano le accuse per crimini di guerra

Il Tribunale Speciale per la Pace ha formulato le prime incriminazioni in relazione al noto scandalo “falsi positivi”. Gli imputati sono accusati di crimini internazionali. Nasce – ad opera della IATA – una Task Force globale a supporto dei viaggiatori disabili. Il colosso coreano dell’olio di palma, Korindo, non potrà più utilizzare il marchio FSC sui propri prodotti a causa del disboscamento attuato in Indonesia. Continuano gli attacchi contro il servizio elettrico nazionale in Myanmar. Si tratta di disobbedienza civile. Intanto, cresce la tensione tra Etiopia/Egitto/Sudan per la diga GERD.

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Cuba, la comunità internazionale chiede la fine dell’embargo USA

Per il 29esimo anno consecutivo, l’Assemblea Generale ONU vota a favore della rimozione del bloqueo adottato dagli Stati Uniti contro il Paese latinoamericano nel 1992. Il Parlamento Europeo esorta gli Stati membri UE a garantire l’accesso universale alla salute sessuale e riproduttiva. L’Italia apre all’eolico offshore galleggiante per contribuire alla decarbonizzazione. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa denuncia la grave emergenza umanitaria in Mozambico. Mentre un’ondata di violenza omofoba determina la cancellazione del Tbilisi Pride nell’ex Repubblica sovietica.

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Ecocidio, violentare la natura può diventare crimine internazionale

A chi rispondono coloro – individui, aziende, fabbriche, multinazionali, Stati – che irresponsabilmente hanno causato disastri ambientali irreparabili, distruggendo ecosistemi e compromettendo l’esistenza degli esseri viventi? Si può continuare ad agire nell’impunità? Che ruolo può avere il diritto internazionale nella salvaguardia della Terra? L’Indipendent Expert Panel for the Legal Definition of Ecocide, comitato indipendente avviato nel novembre 2020, dopo svariati confronti pubblici ha redatto la definizione legale di ecocidio, con l’obiettivo di renderlo punibile dalla Corte Penale Internazionale.

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