The New Humanitarian Archivi – Pagina 2 di 2

Uganda: rifugiati, cominciano a scarseggiare cibo e aiuti umanitari

11 Gennaio 2023 Luciana Buttini aumento dei prezzi, budget per gli aiuti, campo profughi di bidi bidi, Carestia, crisi umanitaria, malnutrizione acuta, riduzione delle razioni alimentari, tagli agli aiuti umanitari, uganda

Il Paese dell’Africa orientale è la regione con più rifugiati di tutto il Continente, arrivando a contare quasi 1,5 milioni di persone che arrivano da altre zone dilaniate dalla guerra. Ma sebbene la risposta riguardo l’accoglienza dei migranti sia sempre stata apprezzata a livello internazionale, ora gli sforzi compiuti sono minacciati dai tagli ai finanziamenti. A ciò si aggiungono le carestie, con ripercussioni in molti ambiti, tra cui quello dell’istruzione. In questo modo nel corso degli anni molti profughi hanno deciso di tornare nel loro Paese, mettendo a repentaglio la sicurezza personale e delle loro famiglie.

Le donne vanno in guerra ma vengono escluse dai processi di pace

14 Dicembre 2022 Gaia Resta donne in boko haram, donne nei conflitti, donne nelle FARC, donne soldato, MEAC, peacebuilding, processo di pace, PTSD, stigma, transizione post-bellica

Nel 2000 il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato all’unanimità la Risoluzione 1325 sull’impatto che le guerre hanno sulle donne e il loro contributo alla risoluzione dei conflitti armati. Ciononostante, sono numerosi i conflitti svoltisi negli ultimi vent’anni che hanno visto le donne ricoprire ruoli sia sulla linea del fuoco che apicali o ausiliari per poi ritrovarsi escluse dalla ricostruzione nella fase post-bellica. La piena partecipazione delle donne ai vari step del processo di pace è indispensabile per una società funzionale che tenga conto delle differenze di genere.

Gli afghani nel mirino di truffe online. Visti falsi per lasciare il Paese

7 Novembre 2022 Gaia Resta aeroporto di Kabul, afghanistan, crisi economica in Afghanistan, diritto alla mobilità, diritto di migrare, emirato islamico, ICPMD, passaporti, talebani, traffico di esseri umani, truffe online, visa scams, visti falsi

Mentre nel mondo occidentale basta adempiere a pochi step burocratici per ottenere il passaporto o un visto, altrove la situazione è diversa. Dopo il ritorno al potere dei Talebani, in Afghanistan i social media sono stati inondati da annunci di privati o sedicenti agenzie che assicuravano visti per poter partire, dietro cospicuo pagamento. Chi è caduto nel tranello si è ritrovato derubato di migliaia di dollari e, nei casi peggiori, obbligato a intraprendere viaggi pericolosi alla mercé dei trafficanti, per poi finire in Paesi esteri, abbandonato al proprio destinato e ricercato dalle autorità locali.