21 Novembre 2024

Agenda

In questa rubrica ci occuperemo, ogni due settimane, di notizie dal mondo. Una news per ciascuna delle cinque tematiche che da sempre caratterizzano Voci Globali. Il nostro obiettivo è raccontare ciò che accade in luoghi geografici apparentemente lontani da noi, cosi da offrire al lettore una prospettiva quanto più ampia possibile del variegato e complesso panorama internazionale. Seguendo un approccio di “controtendenza”, di volta in volta verranno privilegiati fatti che – pur avendo un certo impatto al di fuori del contesto “locale” in cui si verificano- spesso, per molte ragioni, restano nell’ombra dell’informazione.

Guerre e clima, un nuovo studio conferma il pericoloso legame

Un team di ricercatori del PIK, dopo aver esaminato una serie di dati scientifici, ha ribadito la stretta connessione tra catastrofi ambientali e insorgenza di conflitti armati. Cento ONG, intanto, hanno chiesto alle istituzioni europee di vigilare per garantire l’accesso, da parte degli Stati, ai servizi abortivi durante la pandemia da Covid-19. Il Pakistan, invece, pretende l’estradizione del leader dell’ISIS-K, arrestato dalle forze di polizia afghane. Mentre un altro giornalista viene assassinato in Messico, si rinnova la tensione tra Marocco e Sudafrica in relazione alla questione del Sahara Occidentale.

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Libia, ancora “giorni di sangue” tra tregue violate e civili uccisi

Nonostante i tentativi per una sospensione umanitaria delle ostilità, nel Paese africano proseguono gli scontri e aumentano i morti. Una nuova legge potrebbe silenziare, nel Sud Dakota, le proteste dei nativi americani contro l’oleodotto Keystone XL. La pandemia Covid-19 aggrava alcune piaghe sociali, tra cui: la violenza domestica. Molte le iniziative in Italia per supportare le donne vittime di abusi. Mentre Human Rights Watch denuncia le violazioni dei diritti umani commesse dalle forze saudite ai danni dei civili yemeniti, il Venezuela respinge le accuse di narcotraffico mosse dagli USA nei confronti di Maduro.

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Covid-19, “bisogna tutelare poveri ed emarginati” avverte l’ONU

La diffusione dell’epidemia spinge le Nazioni Unite a evidenziare i possibili effetti negativi del virus sui soggetti più vulnerabili, soprattutto dal punto di vista socio-economico. Intanto, l’ONG Al-Haq lancia una “Twitter storm” a supporto della giurisdizione della CPI sui presunti crimini commessi nei territori palestinesi occupati. La Commissione Europea presenta il Piano d’azione per l’economia circolare con l’obiettivo di ridurre i rifiuti elettronici. Mentre l’Unione Africana viene accusata dai suoi dipendenti di corruzione e clientelismo, il presidente iracheno affida l’incarico di formare un nuovo governo a Adnan al-Zurfi.

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Algeria, Hirak non demorde. Il suo obiettivo resta la democrazia

Nel Paese maghrebino, la “rivoluzione del sorriso” compie un anno. Ma le proteste non si fermano: i manifestanti continuano a chiedere uno “Stato civile e non militare”. Intanto, le ostetriche dell’Ontario ottengono, dopo una lunga battaglia legale, il riconoscimento della parità salariale. Anche gli ambientalisti australiani hanno qualcosa da festeggiare: la multinazionale Equinor non trivellerà la Great Australian Bight. Sull’isola di Lesbo, invece, è piena emergenza umanitaria in seguito all’apertura delle frontiere turche. In Afghanistan, pochi giorni dopo la firma dell’accordo di pace USA-Talebani, riprendono le ostilità.

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Pesticidi, colosso della chimica rinuncia al velenoso Clorpirifos

La statunitense Corteva Inc. entro l’anno smetterà di produrre un insetticida tossico per l’ambiente e la salute umana. La Croazia, invece, apre alle “adozioni gay” grazie a una storica sentenza della Corte costituzionale. Intanto, l’Autorità Nazionale Palestinese boccia il cosiddetto “Deal of the Century” proposto dagli USA. E la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo si pronuncia a favore della Spagna in un caso di “respingimento” di migranti verso il Marocco. In Camerun, massacro di civili nel corso di un’operazione antiterrorismo ad opera delle forze di sicurezza, che però parlano di “sfortunato incidente”.

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Bosnia, la politica continua a negare il genocidio di Srebrenica

Il Parlamento bosniaco ha nuovamente bocciato la legge volta a criminalizzare il negazionismo sul genocidio del 1995. Dall’altra parte del globo, nel corso del Sundance Festival è stato presentato il documentario “Welcome to Chechnya” dedicato alle purghe contro gli omosessuali avviate dal presidente Kadyrov nel 2017. Intanto, la Gran Bretagna si trova a dover affrontare lo “scandalo” dei sussidi sociali negati o revocati a disabili e malati. Mentre il mondo celebra la Giornata Internazionale delle Zone umide ricordando l’importanza di queste aree per la salute umana e ambientale, in Sudan continuano i negoziati per l’accordo conclusivo di pace che dovrebbe essere siglato entro febbraio.

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Europa, migranti: Stati screditano e rallentano lavoro delle ONG

Si è così espresso il Consiglio di Esperti del CoE sul diritto delle ONG in uno studio tematico pubblicato lo scorso 8 gennaio. Intanto, il presidente senegalese ha promulgato la legge in materia di “stupro e pedofilia”, che costituisce un ulteriore passo in avanti nella lotta globale contro la violenza di genere. Mentre la Colombia vede minacciato il proprio processo di pace ad opera di gruppi armati irregolari che hanno ripreso le armi, la disoccupazione cresce in modo allarmante in ogni parte del mondo mettendo a rischio la coesione sociale. E la non profit CDP Global rende nota la sua “A List” 2019 sulle imprese più eco-friendly del pianeta.

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