Il China Internet Network Information Center (CNNIC) ha rilasciato i dati sulla popolazione internet in Cina nel 2011. Il numero di utenti online è aumentato del 4 per cento, un tasso di crescita medio annuo inferiore a quello del 6 per cento registrato tra il 2006 e il 2010. Circa il 90,9 per cento delle persone con diploma naviga in Internet, e il 96,1 per cento di quelli con un’istruzione universitaria o superiore.
Secondo il rapporto, il 60 per cento della popolazione ancora non sarebbe connessa ad Internet. Il tasso di utilizzo di Internet tra le persone di età compresa tra 10 e 29 anni è cresciuto rapidamente e quasi “ha raggiunto il picco”. Persone di età compresa tra i 30 e 39 anni costituiranno, invece, la forza principale della crescita dell’accesso al web.
“In passato la maggior parte degli utenti di Internet erano in rapido sviluppo soprattutto nelle aree costiere. Ora, molte persone nelle regioni centrali e occidentali hanno accesso finalmente al Web”, ha specificato al Global Times Wei Wuhui, un esperto di Internet e nuovi media della Shanghai Jiaotong University. “In larga misura – ha aggiunto – i valori e le opinioni espresse dagli utenti web rappresentano le idee principali del popolo cinese”.
Nel frattempo, il numero di microblogger sono aumentati del 296 per cento raggiungendo il numero di 250 milioni a dicembre scorso, “il che suggerisce che circa la metà degli utenti di Internet utilizzano microblog”, specifica il rapporto.
In confronto all’esplosione del numero di microblogger, la percentuale di persone che utilizzano e-mail è scesa dal 54,6 per cento al 47,9 per cento. Circa il 28,2 per cento degli utenti web trascorre tempo sui forum online, rispetto al 32,4 per cento nel 2010. 367 milioni, ovvero il 71,5 per cento della popolazione Internet, utilizzano servizi di notizie online.
“In una stima ancora più audace, ha scritto il Global Times, Qian Xiaoqian, vice capo dell’Ufficio Informazione del Consiglio di Stato, ha detto a novembre che il numero di microbloggers cinese avrebbe raggiunto 300 milioni”.
“Internet è diventato più influente dei mass media”, ha detto Qian. “Il governo centrale ha un atteggiamento positivo nei confronti dei nuovi media come internet e microblogs”, ha spiegato Sun Zhiwei, un funzionario del Partito Comunista Cinese della Commissione centrale per la Disciplina: “Quest’anno le autorità dovranno rafforzare la raccolta, analisi e il trattamento delle informazioni online per punire e prevenire la corruzione”.
Yu Guoming, professore di giornalismo ha detto che la popolazione cinese, grazie all’uso di internet, avrebbe mostrato più interesse per gli affari politici del paese, usando i nuovi media per esprimere le loro opinioni: “la capacità unica di Internet per distribuire informazioni offre agli utenti una piattaforma per la condivisione di opinioni immediate e senza limiti, che i media tradizionali non possono dare”.
Anche per questo le autorità stanno spingendo per un controllo sempre più forte dei microblog: secondo la Xinhua, il numero di account Weibo verificato gestito da funzionari del governo o da dipartimenti su Sina, uno dei servizi più importanti, è lievitato a quasi 20mila entro dicembre. Tra questi, più di 10mila vengono aggiornati dalle agenzie governative e circa 9mila da singoli funzionari.
[Articolo originale di Simone Pieranni ripreso da China Files.]