scavi archeologici

L’ape e i suoi prodotti nella cultura e dieta africana di 3.500 anni fa

Recenti tecniche di analisi dei residui organici sulle terracotte dell’antica civiltà Nok, in Nigeria, hanno consentito di approfondire la conoscenza sulla dieta e sulle pratiche di sussistenza delle popolazioni antiche dell’Africa occidentale. Molto del vasellame analizzato ha rivelato la presenza di cera d’api: tra gli utilizzi ipotizzati, il consumo di miele o il suo uso come conservante o per la produzione di bevande, ma gli stessi vasi potrebbero essere stati usati come alveari in una precoce forma di agricoltura. Ulteriori scavi e analisi dovrebbero consentire di arrivare a datazioni ancora più antiche di queste pratiche.

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Benin, il villaggio sotterraneo che rimette in moto la Storia

L’archeologia in Africa ha privilegiato il periodo preistorico, anzi si è concentrata a lungo solo su quegli aspetti che riguardano l’evoluzione degli esseri umani. Questo ha reso difficile doversi ricredere su quel pregiudizio che vuole che il continente non abbia sviluppato opere, manufatti e culture senza bisogno di attendere gli arabi o gli europei. Ora qualcosa si muove. E a Bohicon è venuto alla luce una città sotterranea e materiale ferroso che rimettono in gioco le attuali conoscenze archeologiche e storiche.

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