23 Novembre 2024

processo di pace

Le donne vanno in guerra ma vengono escluse dai processi di pace

Nel 2000 il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato all’unanimità la Risoluzione 1325 sull’impatto che le guerre hanno sulle donne e il loro contributo alla risoluzione dei conflitti armati. Ciononostante, sono numerosi i conflitti svoltisi negli ultimi vent’anni che hanno visto le donne ricoprire ruoli sia sulla linea del fuoco che apicali o ausiliari per poi ritrovarsi escluse dalla ricostruzione nella fase post-bellica. La piena partecipazione delle donne ai vari step del processo di pace è indispensabile per una società funzionale che tenga conto delle differenze di genere.

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Amnesty denuncia le condizioni dei migranti nei centri di Melilla

La Sezione spagnola dell’ONG chiede l’immediato trasferimento dei migranti dagli attuali centri di accoglienza siti nell’enclave iberica in “alloggi più dignitosi”. Le loro condizioni sono inaccettabili. Il Relatore Speciale per i diritti delle persone con disabilità ha presentato le prime Linee guida internazionali in materia di accesso alla giustizia per i disabili. Secondo un nuovo report, lo sviluppo di sistemi alimentari sostenibili può ridurre il surriscaldamento globale. Si è svolto a Mosca, l’incontro sino-indiano sulla disputa territoriale in Himalaya. Mentre in Marocco, è iniziato il cosiddetto “dialogo libico” tra le fazioni rivali.

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Afghanistan, pace difficile senza apporto negoziale delle donne

Dopo anni di conflitto, i colloqui di pace tra il Governo afgano e i Talebani rappresentano un punto di svolta fondamentale nella storia della regione. Un aspetto essenziale per garantire e mantenere la pace è l’inclusione delle donne nei negoziati. Già da tempo esse svolgono un ruolo cruciale a più livelli per raggiungere la stabilità. Non basta però una rappresentazione formale, occorre che svolgano un ruolo attivo e influente all’interno del processo al fine di assicurare una concreta parità di diritti e un vero cambiamento nella futura società afgana.

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Colombia, storico accordo di pace tra le FARC e il Governo

Dopo oltre cinquant’anni di conflitto armato, e quattro anni di negoziazioni, il governo colombiano e il gruppo guerrigliero delle FARC hanno raggiunto un accordo di pace definitivo. La storica intesa sembra destinata a mettere fine alla guerra più lunga della storia recente, ed è motivo di grande festa, ma una conclusione ufficiale della guerra con le FARC è solo l’inizio della strada verso la pace, che richiederà lo sforzo delle istituzioni governative e sovranazionali sia nel breve che nel lungo periodo. Innanzitutto è previsto un referendum popolare sull’accordo il 2 ottobre.

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Colombia, uno Stato a intermittenza

Un decennio di violenza e insicurezza ha segnato profondamente la società, la politica e le istituzioni colombiane. Adam Isacson sostiene che Il ruolo chiave per voltare pagina spetta ora alla magistratura, tartassata dagli eventi ma ciò nonostante ancora indipendente.

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