pesca illegale

Yemen: diplomazia ONU sempre più in affanno, la pace è lontana

L’Inviato Speciale del Segretario Generale ONU, Martin Griffiths, tenta di raggiungere un accordo di cessate-il fuoco nel Paese mediorientale, incontrando funzionari yemeniti e sauditi. Personalità politiche europee di spicco esprimono sostegno all’inchiesta della CPI sui crimini in Palestina. Lo Stato di New York è vicino all’emanazione di una legge contro i matrimoni precoci. Mentre la FAO rileva un maggior impegno nella lotta alla pesca illegale, la Nigeria “banna” Twitter accusandolo di destabilizzare l’unità nazionale.

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Nigeria, con la pesca in crisi a rischio la sicurezza del Paese

Nel giro di qualche anno la popolazione nigeriana conterà circa 200 milioni di persone, diventando entro il 2050 la terza a livello mondiale. Ciò comporta grosse sfide. Milioni di nigeriani dipendono dalle attività ittiche che ora sono minacciate da fenomeni quali cambiamento climatico, inquinamento e pesca illegale. Al fine di migliorare la situazione ed evitare conflitti – alcuni dei quali già emersi – bisogna passare ai fatti. In particolare, serve una chiara strategia nazionale mirata a salvaguardare i cittadini più vulnerabili e la già precaria condizione ambientale.

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Africa, la pesca che distrugge l’ambiente e affama le persone

L’attività della pesca sulle coste dell’Africa impegna almeno 12 milioni di persone come attività quotidiana. A queste vanno sommate le famiglie che da quest’occupazione traggono il loro sostentamento. Parliamo di una pesca esercitata ancora con metodi tradizionali che da qualche anno deve fare i conti con l’industria estera – soprattutto cinese – arrivata con grandi imbarcazioni, mezzi “moderni” e metodi illegali, come la pesca a strascico. Questi alcuni dei crimini generati dalla pesca illegale: riciclaggio di denaro sporco, evasione fiscale, traffico di esseri umani, contrabbando di armi, veleni e specie protette, distruzione dell’ambiente.

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