21 Novembre 2024

olio di palma

Angola, ancora proteste contro il carovita e la crisi economica

A Luanda, le manifestazioni di piazza si sono trasformate in scontri violenti. Il Senato italiano ha approvato un emendamento alla “Legge di delegazione europea” per anticipare la fine degli usi energetici dell’olio di palma e di quello di soia. Secondo il nuovo report dell’EIGE, la parità di genere nell’ambito dell’UE non sarà raggiunta prima di 60 anni. Il Qatar svolgerà il ruolo di mediatore nel processo di pace tra il Governo di Kabul e i Talebani. L’ONU denuncia possibili crimini di guerra nel conflitto del Nagorno-Karabakh.

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Colombia, da campione di biodiversità a territorio sotto assedio

La Colombia è tra i Paesi più dotati di biodiversità al mondo, ma i suoi ricchi ecosistemi boscosi stanno affrontando nuove minacce esistenziali, anche in seguito alla pandemia di Covid-19 che mette a rischio soprattutto le comunità indigene. Si stanno tentando una serie di strategie per rallentare i crescenti tassi di deforestazione ma è necessario comprendere e combattere con successo i complessi fattori sociali, politici, economici di larga scala, che sono interconnessi e sono alla base del fenomeno che ha ormai determinato l’ingresso in un punto critico per l’eco-ambiente.

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Olio di palma, lo sfruttamento nascosto dietro la certificazione

I piccoli produttori pagano le scelte degli Stati e l’avidità delle multinazionali che in 15 anni hanno acquisito 4 mln di ettari nell’Africa occidentale e centrale. In questo gran parlare dell’olio di palma c’è qualcosa su cui bisogna andare più a fondo. La deforestazione, per esempio e l’espropriazione delle terre alle comunità locali. E non è difficile pensare che l’etichettatura obbligatoria vorrà dire chiedere anche la certificazione del prodotto e quindi aumentare i costi e avere bisogno di più spazio di produzione.

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