L’Europa che alimenta le disuguaglianze e sfrutta i migranti
Ci sono dei migranti che tutti vogliono: quelli che lavorano tra abusi e precariato. Poco importa da dove vengano o quali documenti abbiano in tasca. Gli Stati dell’UE li fanno arrivare quando servono e li inseriscono nei settori in cui più hanno bisogno, trattandoli come fossero prodotti destinati al consumo. Ma le loro condizioni contrattuali e lavorative sono direttamente responsabili della carenza di personale che il mercato europeo lamenta in vari ambiti economici. È il momento di tenere gli occhi aperti sui dibattiti in corso; per cambiare, dando priorità ai loro diritti.
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