Ingiustizia alimentare, questione legata alle dinamiche di potere

L’attuale gestione delle filiere produttive e di consumo riflette i bisogni delle categorie sociali maggiormente privilegiate, trascurando le necessità dei gruppi più vulnerabili. Tali dinamiche sono osservabili negli Stati Uniti, ma soprattutto in molti Paesi dell’Africa e dell’Asia. In questi due Continenti, l’eredità coloniale ha plasmato il funzionamento dei sistemi alimentari, senza tenere conto dei bisogni delle comunità locali. È importante che le ricerche scientifiche applichino un approccio decoloniale, utile a cambiare prospettiva e studiare categorie sino ad ora lasciate ai margini.

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Diritto alla mobilità solo per i ricchi. Per gli altri passaporti inutili

Si fa sempre più ampio il gap tra Paesi occidentali e quelli cosiddetti in via di sviluppo per quello che è un diritto fondamentale di tutti gli esseri umani. Lo conferma il nuovoHenley Passport Index. In sostanza ci sono cittadini/individui che grazie al loro passaporto possono viaggiare in molti Paesi del mondo senza bisogno di un visto o richiedendolo all’arrivo. Ma ce ne sono poi milioni e milioni che sono praticamente prigionieri nel loro Paese. Pochissimi per loro gli Stati Visa-free. E non è un caso che i Paesi in fondo alla lista siano colpiti da problemi sociali, economici e da lunghi conflitti.

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Quelle vergognose libertà, così superflue da tenere a mente

È dura fare i conti con la limitazione dei propri diritti. Sentirsi in carcere, e sottomettersi a leggi, disposizioni, decisioni non accettate ma imposte. È dura, sì. Ma ci sono tante persone, milioni di persone al mondo che rinuncerebbero alle loro libertà. Per essere persone normali, come noi, i cui diritti sono scontati, acquisiti, certi. Come noi che potremmo “approfittare” delle limitazioni che stiamo vivendo in questi giorni di emergenza per pensare, una volta tanto, a quelle assurde, ingiuste libertà “concesse” a milioni di persone vulnerabili all’altro capo del mondo.

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Crisi globale: serve passare dalla consapevolezza all’azione

Le due tendenze globali più importanti, un modello economico neo-liberale che non si adatta allo scopo e una biosfera che non può far fronte a tale modello, sono riconosciute come le più grandi sfide che la società umana abbia dovuto affrontare. Innumerevoli studi su queste tematiche hanno messo in evidenza quanto lavoro sia in corso in tutto il mondo per lo sviluppo di nuove forme economiche e per rispondere all’esigenza di orientarsi verso economie a basso consumo di emissioni di carbonio. Per un cambiamento di rotta il momento è ora.

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