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Rohingya, a 4 anni dalla “fuga” dal Myanmar nessuna giustizia

10 Settembre 2021 Tiziana Carmelitano africa, ambiente, attualità, clearance operation, conflitto del Tigray, cooperazione, cooperazione alla sicurezza, criminalità transfrontaliera, crisi umanitaria, diritti umani, diseguaglianza sociale, genocidio Rohingya, giustizia sociale, politica internazionale, protezione sociale, Rohingya

Proteste nei campi profughi in Bangladesh per “celebrare” il quarto anniversario della repressione birmana contro la minoranza musulmana. Costa Rica e Panama firmano accordo di cooperazione contro il crimine organizzato. Secondo i dati dell’ILO oltre 4 miliardi di persone nel mondo sono prive di “protezione sociale”. L’ONU lancia l’allarme per il Tigray: “catastrofe imminente”. E chiede al Governo etiope di non ostacolare gli aiuti umanitari. Al Parco Nazionale Arcipelago Toscano va la certificazione della IUCN: l’area protetta è tra le eccellenze green mondiali.

Donatori organi di traffici illeciti- Flickr Creative Commons

Vendere organi per sopravvivere, storie di traffici illeciti e abusi

5 Agosto 2020 Violetta Silvestri attualità, broker per vendita organi, commercio organi illegale in Turchia, commercio organi in Egitto, compravendita rene in Egitto, criminalità transfrontaliera, donatori illegali di organi in Libia, iraq, mercato organi in Medio Oriente, mercato rosso, migranti, migranti sudanesi in Egitto, rifugiati in Turchia, siria, traffici illegali in Nord Africa, traffico illecito di organi, trapianti organi illegali in Egitto, tratta esseri umani in Libia, vendita organi, vendita reni illegale, yemen

Un rene in cambio di soldi per affrontare povertà e disperazione: è la vergognosa pratica del commercio illegale di organi radicata soprattutto in Medio Oriente e nel Nord Africa. Egitto, Yemen, Libia, Turchia, Iraq sono ormai considerati centri attivi del cosiddetto “commercio rosso”. A cadere nella rete dei questi traffici illeciti e brutali sono spesso migranti in lotta per la sopravvivenza e in cerca di un viaggio verso l’Europa. Vittime su più fronti: di operazioni chirurgiche dolorose e senza sicurezza, dell’inganno dei broker, del mancato guadagno dopo la vendita dell’organo. E di una legislazione carente nel punire il crimine.