2 Novembre 2024

confini

Stati, frontiere e l’insanabilità del paradosso democratico

Nella storia recente i flussi migratori sono sempre stati descritti come un fenomeno il cui controllo si rende necessario per garantire il mantenimento dello status quo. Ma se fosse proprio lo status quo ad essere sbagliato? I presupposti su cui i moderni sistemi statali sono stati costruiti mostrano tutta la loro fallacia quando li si analizza secondo la prospettiva delle identità nazionali e della libertà di movimento. R.G., rifugiato algerino in Grecia da 5 anni, e colpevole solo di portare un cognome arabo, ci racconta come tutto questo impatti con violenza sulla vita delle persone che decidono di emigrare.

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Patrasso e la rotta adriatica, il volto spietato dei confini europei

Il porto di Patrasso è uno dei punti di snodo fondamentali per i collegamenti marittimi fra Grecia e Italia. Ma non solo: ogni giorno, è teatro di innumerevoli tentativi di attraversamento illegale di quel confine che spacca a metà il Mar Adriatico. Tra invisibilità, attese sfibranti, condizioni abitative a malapena tollerabili e abusi quotidiani, il contesto in cui i migranti sono costretti a destreggiarsi è estremamente stratificato e complesso. Abbiamo passato tre giorni con No Name Kitchen, ONG indipendente che gestisce un progetto di supporto alle persone in movimento.

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Se il tuo passaporto è inutile e smette di essere un privilegio

L’emergenza coronavirus e le misure di quarantena estrema ci stanno anche mettendo di fronte ad una riflessione: l’indeterminatezza a cui non siamo abituati. Siamo invece inclini all’abitudine di poter viaggiare senza particolari problemi, richiedere e ottenere un visto senza che questo ci venga negato, decidere quando e come partire. Ora no, ora anche noi abbiamo perso questo privilegio. Sarà una cosa temporanea, ma per altri le barriere continueranno ad esistere e a frenare i loro diritti e i loro sogni.

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Frontiere: aperte per cittadini privilegiati, chiuse per gli altri

L’idea di di costruire muri per riprendere il controllo e rispondere alle “preoccupazioni legittime” sulla questione dell’immigrazione presume e dà per scontato che gli Stati abbiano il diritto di escludere chi vogliono. Eppure, nel campo della filosofia morale e politica non vi è consenso sulla legittimità dei controlli alle frontiere e argomenti importanti sono stati portati a favore del diritto umano di migrare. Nell’attuale contesto di massiccia disuguaglianza il regime delle frontiere è ancora più ingiustificato, simile al carattere arbitrario di un sistema globale formato da caste.

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Limiti e precarietà dei confini, chiusi solo per gli indesiderati

Il costante flusso di migranti e rifugiati nel Mediterraneo ha comportato una crisi nella gestione degli immigrati in Europa. I confini sono considerati come la prima linea difensiva per risolvere il problema, da qui la chiusura della Fortezza. I singoli Stati europei hanno attuato diverse politiche per chiudere i propri confini: L’Ungheria, ad esempio, ha costruito un muro lungo il confine meridionale, l’Austria ha seguito la stessa tendenza erigendo barriere ai valichi di frontiera e il confine tra Grecia e Macedonia è stato chiuso, lasciando più di 50.000 immigrati bloccati nel Paese.

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