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Myanmar, un regime che sparge sangue grazie al traffico dei rubini

2 Febbraio 2022 Clara Geraci attualità, Aung San Suu Kyi, birmania, Burma, colpo di Stato in Myanmar, Conflict Rubies, crimini contro l'umanità, crimini di guerra, diritti umani, disobbedienza civile, FreeMyanmar, genocidio Rohingya, Global Witness, golpe in Myanmar, Min Aung Hlaing, Myanmar, onu, Repubblica dell'Unione del Myanmar, rubini birmani, Tatmadaw

Il regime che dal golpe dello scorso febbraio insanguina il Myanmar sarebbe legato a doppio filo allo sfruttamento delle miniere di rubini. L’attentato alla democrazia, la repressione violenta delle manifestazioni civili e le atrocità contro le minoranze etniche. Tutto sarebbe finanziato dal “racket militare corrotto” costruito attorno alle pietre preziose. Un’indagine di Global Witness mette a fuoco il legame tra l’estrazione delle gemme rosse, i conflitti armati e la catastrofe dei diritti umani che si sta consumando nel Paese. L’appello ai grandi nomi della gioielleria mondiale: boicottaggio.