Il prezzo del silenzio: sorveglianza di massa e auto-censura
Nei Paesi liberi, almeno uno scrittore su tre (34%) afferma di aver rinunciato a scrivere o parlare su argomenti scottanti, dopo le rivelazioni di Edward Snowden. E anche i giornalisti temono di essere sorvegliati. Ma ogni volta che un giornalista rinuncia a fare un ricerca su Internet per paura si perde qualcosa, qualcosa sarà raccontato male, una possibilità di creare un dibattito più consapevole scomparirà.
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