21 Novembre 2024

augusto pinochet

Cile, l’ombra di Pinochet sulla repressione violenta della piazza

Violenza, frustrazione, rabbia: questo sta esprimendo da quasi due mesi la piazza cilena. Quello che finora era considerato lo Stato modello della democrazia capitalista in America Latina , oggi è un Paese a pezzi. Il Cile, attraverso le manifestazioni esplose il 18 ottobre, chiede un cambio di rotta radicale. E, soprattutto, l’eliminazione dei segni della dittatura di Pinochet, ancora troppo evidenti nella Costituzione del 1980 e nel modello economico liberista. Dopo circa 30 anni di vita senza regime, infatti, il Cile primeggia per disuguaglianza sociale e iniqua distribuzione della ricchezza.

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“No”, la campagna gioiosa che scatenò una rivoluzione

La campagna elettorale brillante e ottimistica grazie a cui fu deposto il leader cileno Pinochet nel 1988 dovrebbe essere di esempio per gli attivisti: può essere cruciale trovare nuovi modi per trasmettere la spinta nella direzione della pace e della libertà, associando il sorriso e la speranza alle proposte di cambiamento di cui il nostro pianeta ha bisogno. Sono in realtà diversi gli esempi di piattaforme online con questo approccio, come “Woman2Drive” o “Syria Untold”.

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1973-2013, un ricordo di Salvador Allende

Un parente del presidente cileno ricorda i momenti più terribili della Storia del suo Paese. Un ricordo personale, ma anche collettivo. Tracce incancellabili per lui, per la sua famiglia, per il popolo cileno. Sono trascorsi 40 anni dal Golpe ed è importante, anche per le giovani generazioni, sapere cosa sono e cosa provocano le dittature.

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