21 Novembre 2024

attacchi estremisti

Se le jihadiste “abiurano” e vogliono tornare a casa

Ingenue e vittime di soprusi, o artefici consapevoli di violenza e terrore? Il ruolo delle donne che avevano scelto di lasciare le proprie case per unirsi allo Stato Islamico e che ora vogliono ritornare al proprio Paese di origine crea confusione e timori nell’opinione pubblica e nei Governi. Un noto caso nel Regno Unito è quello di Shamima Begum. Urgono disposizioni che perseguano in modo imparziale i responsabili di crimini e atrocità senza pregiudizi basati sul genere. Allo stesso tempo però, occorre riflettere e contestualizzare le scelte di queste donne e i diversi ruoli che i gruppi estremisti riservano ai due sessi.

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Terrorismo, tattica di guerra che offre solo risultati parziali

La strategia terroristica è davvero efficace nel conseguimento di determinati obiettivi politici? Da uno studio condotto su 90 gruppi e organizzazioni in tutto il mondo emerge che, secondo una prospettiva a lungo termine, l’utilizzo di tattiche non violente si rivela più efficace. Se da un lato infatti gli attacchi terroristici suscitano clamore e timore, dall’altro, alla lunga, non sembrano poi garantire una vera alternativa politica allo Stato vigente, e sembrano godere dell’appoggio pubblico solo dopo aver abbandonato il loro estremismo.

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Mali, capire i motivi dell’estremismo per costruire la pace

La recente ondata di attacchi estremisti in Mali ha riportato alla luce la necessità di rivedere l’approccio alla sicurezza militare, unico mezzo impiegato come risposta al terrorismo nel Sahel. Per poter condurre il Paese verso una maggiore stabilità, è invece necessario capire quali siano i motivi che spingono così tanti giovani a unirsi a gruppi armati. Solo affrontando le cause profonde del conflitto e riacquistando la fiducia di un popolo disilluso, questa nazione potrà finalmente intraprendere il cammino tanto sognato quanto sofferto verso la pace.

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