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Immagine aerea dei terreni preparati per la monocoltura o l'allevamento, in prossimità di Porto Velho. Foto di Bruno Kelly da Wikimedia Commons in CC

Deforestazione, non saranno sufficienti i nuovi regolamenti UE

30 Gennaio 2023 Luciana Buttini allevamento bestiame, Amazzonia, Brasile, Cina, coltivazioni intensive, deforestazione, divieti, foreste pluviali, importazioni, materie prime, piccoli agricoltori, soia, unione europea

Quotidianamente tutti noi acquistiamo prodotti alimentari legati al fenomeno della deforestazione. A questo proposito, lo scorso dicembre l’Europa ha approvato un nuovo regolamento che cerca di arginare il problema attraverso il divieto imposto alle aziende di vendere prodotti realizzati su terreni disboscati. Tuttavia, questa normativa potrebbe mettere in difficoltà gli elementi più deboli delle filiere, come i piccoli agricoltori. L’articolo analizza come l’UE potrebbe avvicinarsi all’obiettivo di ridurre la deforestazione e ottenere risultati sostenibili senza incorrere in conseguenze indesiderate.

Tra utopia e pragmatismo, il socialismo ambientale per la Terra

4 Maggio 2022 Valentina Gruarin allevamento bestiame, ambientalismo utopico, attualità, azione politica, combustibili fossili, crisi climatica, decrescita conviviale, difesa dell'ambiente, economia decarbonizzata, energia nucleare, energie rinnovabili, green new deal, idee, movimento operaio, socialismo ambientale

Il “Socialismo di metà della Terra”, concettualizzato dagli autori Vettese e Pendergrass, si pone in controtendenza rispetto alle correnti ambientaliste mainstream. Esso rifiuta qualsiasi forma di “capitalismo verde” e propone di ricreare la relazione tra economia e ambiente, liberando metà della Terra dall’azione invasiva dell’uomo sulla natura. Questo tipo nuovo di socialismo definito “ambientale” sostiene in modo innovativo il veganismo, la decrescita e la pianificazione economica. L’articolo prende in esame le posizioni dei due autori, sottolineandone i punti di forza e di debolezza.

Burkina Faso, dove l’assenza dello Stato contribuisce alla jihad

18 Marzo 2019 Silvia Miguidi allevamento bestiame, Ansaroul Islam, assenza dello stato, attualità, burkina faso, Cenozo, corruzione statale, Djibo, estremismo, fulani, giornalismo investigativo, gruppi islamisti, idee, jihad, jihadisti, miniere burkina, peul, Sahel, sottosviluppo, Soum, terrorismo

Testimonianze dal Soum, una delle province più settentrionali del Paese situato nella regione del Sahel. La pesante carenza di infrastrutture (acqua, strade, sanità, scuole), servizi e sicurezza, e la frustrazione di una regione povera nonostante la presenza di risorse naturali importanti, aumentano il rischio di radicalizzazione, motivato anche da alcune tensioni etniche. Così nascono nuovi gruppi jihadisti quali Ansaroul Islam, nato a fine del 2016 e che agisce nel territorio saheliano, compreso il Mali, con crescente violenza. Una lettura articolata, dalla quale si evince l’urgente necessità di sviluppo dell’area.