21 Novembre 2024

Autore: Gaia Santone

India, il sistema delle caste tra abolizione formale e pratiche attuali

Il più grande Stato dell’Asia meridionale è ancora oggi afflitto dai problemi dovuti a decenni di convenzioni e divisioni sociali, perpetrate in varie maniere a livello formale e non. Ciò porta la società ad essere frammentata invece che unita, in un Paese che è già molto diverso e con un grande attaccamento alle tradizioni. La strada per l’uguaglianza è ancora lunga e vede davanti a sé numerosi ostacoli, sia dal punto di vista legislativo che delle relazioni informali tra individui. Voci Globali ha intervistato Krishna, attivista che lavora nell’ambito del sociale per eliminare le disuguaglianze.

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Aborto, nel mondo il 40% delle donne subisce leggi restrittive

La lotta per il diritto all’interruzione di gravidanza va ormai avanti da decenni, eppure tale diritto non è ancora universale. I problemi legati a questa pratica sono molteplici, e portano molte donne a non avere accesso alle cure richieste. Di conseguenza, sono numerose coloro che tentano vie secondarie e illegali, spesso dannose per la loro salute. Per questo motivo è necessario lottare ancora al fine di ottenere leggi che non restringano la possibilità di accesso all’IVG, e che permettano di ottenere le cure richieste in maniera sicura e che non sia perseguita legalmente.

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Scuola, non è un diritto per 132 milioni di bambine e ragazze

Nonostante l’impegno profuso dagli Stati per raggiungere la parità di genere nel settore scolastico, le differenze sono ancora numerose. Per le discriminazioni che persistono in molte aree del mondo, molte giovani donne non hanno infatti accesso ad un’istruzione duratura e adeguata, e molte sono quindi analfabete. Di conseguenza, i settori lavorativi in cui potranno inserirsi sono molto limitati. Alla base della mancata istruzione femminile vi sono sia fattori culturali che economici, è dunque importante affrontarli per impedire che le bambine vedano i loro diritti negati, e che ciò abbia un impatto anche sulla loro vita adulta.

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Migranti climatici, cresce il numero ma manca una tutela giuridica

Il prossimo 28 luglio sarà l’anniversario dell’adozione della Convenzione di Ginevra sullo Status dei Rifugiati. Ciò ci ricorda come l’ambito di applicazione di tale strumento non sia stato ampliato adeguatamente: particolarmente problematica è la situazione di coloro che migrano a causa degli effetti del cambiamento climatico, i quali non ricadono sotto la protezione di tale Convenzione. Emblematico è il caso Teitiota contro Nuova Zelanda, considerato come uno spartiacque, ma che in realtà è stata un’opportunità mancata.

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