[Mondo – I fatti del mese (febbraio 2022). In questa rubrica mensile, dieci brevi notizie raccontano avvenimenti, fatti, iniziative, politiche che – per diverse ragioni – restano di solito nell’ombra della stampa. Tenere una finestra aperta sul mondo: in questa prospettiva, e in linea con le tematiche di Voci Globali, diamo spazio a quanto accade nel panorama internazionale.]
Diritti umani – Turchia, prosegue l’assedio istituzionale verso gli attivisti
Il 22 febbraio, si è aperto ad Ankara il processo contro Öztürk Türkdoğan, avvocato e co-presidente della Human Rights Association (IHD), la più antica organizzazione turca per i diritti umani. La (falsa) accusa – formulata dopo l’arresto di marzo 2021 – è di “appartenenza a un gruppo terroristico”. All’udienza hanno preso parte i rappresentanti di diversi partiti politici e le organizzazioni della società civile. “I procedimenti giudiziari contro Türkdoğan sono un palese attacco non solo nei confronti di questo attivista ma di tutti coloro che parlano di diritti umani in Turchia“, ha affermato Amnesty International.
Politica internazionale – Bosnia Erzegovina, lo spettro del separatismo preoccupa l’UE
“Non accetteremo lo smembramento né tanto meno la dissoluzione della Bosnia Erzegovina“. Josep Borrell – Alto rappresentante UE per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza – ha chiarito la posizione dell’Unione Europea, il 20 febbraio, durante una tavola rotonda della Conferenza sulla Sicurezza di Monaco. Borrell ha definito la situazione attuale nel Paese balcanico “più preoccupante che mai”. Crescono, infatti, i sentimenti separatisti della Republika Srpska, una delle due entità federali istituite con gli Accordi di Dayton del 1995. Diventa ora essenziale trovare un accordo tra i leader serbi, bosniaci e croati sulla riforma costituzionale ed elettorale.
Africa – Malawi, torna la poliomielite nella capitale
Le autorità sanitarie del Malawi hanno dichiarato, il 17 febbraio, un focolaio di poliomielite selvaggia di tipo 1 a Lilongwe, rilevando l’infezione in un bambino. Si tratterebbe di un ceppo derivante dal Pakistan, dove il virus rimane endemico. “Finché la polio esiste in qualsiasi parte del mondo, tutti i Paesi rimangono a rischio di importazione“, ha detto Matshidiso Moeto, direttrice regionale dell’OMS. In Africa, l’ultimo caso di polio – responsabile della paralisi irreversibile agli arti di milioni di persone – era stato registrato nel Nord della Nigeria nel 2016. L’OMS, nel 2020, aveva confermato la sconfitta della malattia nel Continente.
Ambiente – ONU, l’inquinamento uccide più del Covid-19
Il prossimo marzo sarà presentato al Consiglio ONU per i diritti umani il nuovo report sull’ambiente, rilasciato, il 15 febbraio, dal Rappresentante Speciale David Boyd. Secondo il rapporto, l’inquinamento generato dalle attività di Stati e aziende sta causando, a livello globale, più morti del coronavirus. Circa 9 milioni di decessi prematuri all’anno sono, infatti, da correlare a pesticidi, plastiche, rifiuti elettronici, contro i 5,9 milioni provocati dalla pandemia. Il documento chiede inoltre di vietare due “sostanze chimiche eterne“: il polifluoroalchile e il perfluoroalchile, usate nei prodotti per la casa e dannose anche per la salute dell’uomo.
Giustizia sociale – Polonia, proteste in un centro migranti. Condizioni di vita inaccettabili
Il 10 febbraio, un centinaio di migranti e richiedenti asilo (per lo più iracheni), “ospitati” nel centro di accoglienza di Wędrzyn, hanno organizzato uno sciopero della fame per protestare contro le degradanti condizioni di vita a cui sono costretti. Nei giorni precedenti, Hanna Machińska – vice commissaria polacca per i diritti umani – aveva denunciato l’insostenibile situazione all’interno della struttura, dove sono rinchiuse almeno 600 persone, di cui 400 bambini e 290 donne. “Wędrzyn dovrebbe sparire dalla mappa della Polonia“, aveva dichiarato. “È il peggior posto esistente per i migranti. Famiglie, donne e bambini, spesso già vittime di torture, non dovrebbero essere mandati in luoghi simili”.
Ambiente – Tecnologia green, svolta ambientalista per gli smartphone Samsung
La multinazionale sudcoreana Samsung, il 9 febbraio, ha presentato online il nuovo smarthpone Galaxy S22 prodotto con materiali ecosostenibili. Alcune parti del dispositivo sono state realizzate con la plastica riciclata dalle reti da pesca raccolta negli Oceani. Ogni anno – secondo un report della FAO – le reti dismesse in mare ammontano a 640 mila tonnellate, causando enormi danni alla fauna marina (cetacei e squali in particolare) e alle barriere coralline. Il Galaxy S22 rappresenta, ad oggi, uno dei device più “green” mai sviluppati dall’industria dei dispositivi elettronici.
Diritti umani – La Commissione africana per i diritti umani si pronuncerà sui crimini in Tigray
La prima azione legale contro i crimini di guerra perpetrati dall’Etiopia nel corso del conflitto in Tigray è arrivata innanzi alla Commissione africana per i diritti dell’uomo e dei popoli. La storica comunicazione è stata depositata, l’8 febbraio, dalla Legal Action Worldwide (LAW) – organizzazione no profit di stanza a Ginevra – e dalla Pan-African Lawyers Union (PALU). I denuncianti chiedono alla Commissione di intervenire per obbligare il Governo di Addis Abeba a porre fine a tutti gli abusi commessi contro i civili in Tigray. E consentire l’accesso al cibo nonché agli aiuti umanitari nella regione.
Politica internazionale – L’Argentina si unisce alla “Nuova Via della Seta” cinese
In un comunicato del 6 febbraio, il Governo argentino ha reso nota la propria adesione alla “Nuova Via delle Seta”, rete strategica cinese di investimenti infrastrutturali presente ormai in quasi ogni angolo del mondo. Oltre al memorandum d’intesa, Pechino e Buenos Aires hanno firmato 13 documenti sulla cooperazione internazionale in diversi settori, tra cui: tecnologie green, economia digitale, agricoltura, istruzione. Gli accordi porteranno all’Argentina 23 miliardi di dollari. La speranza è quella di riuscire così a risollevare le sorti economiche del Paese latinoamericano.
Giustizia Sociale – Europa Centrale, un nuovo progetto per l’empowerment dei disabili
La Citi Foundation – ente filantropico di Citi, multinazionale statunitense di banche d’investimento – ha lanciato, il 3 febbraio, il progetto a sostegno dell’empowerment delle persone con disabilità nell’Europa Centrale. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con lo European Disability Forum, coinvolgerà: Bulgaria, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Ungheria. 250 mila dollari saranno distribuiti tra 5 associazioni per disabili dei Paesi in questione. Le ONG riceveranno inoltre la formazione necessaria per accedere ai finanziamenti europei destinati allo sviluppo e alla tutela delle persone con disabilità.
Africa – Total pronta alla costruzione dell’oleodotto tra Uganda e Tanzania
Il colosso petrolifero francese Total Energies e la compagnia statale cinese China National Offshore Oil Corporation (CNOOC) hanno annunciato, il 1° febbraio durante una cerimonia a Kampala, di aver ricevuto da Uganda e Tanzania il via libera per la costruzione dell’oleodotto riscaldato più grande del mondo. L’EACOP (East African Crude Oil Pipeline) avrà una temperatura costante di 50° per rendere più liquido il petrolio greggio, che sarà trasportato dall’Uganda – Paese senza sbocco sul mare – fino al porto di Tanga (Tanzania), per poi essere spedito nei mercati internazionali. La mastodontica struttura sarà lunga 1.443 chilometri e attraverserà quasi 2000 Km² di aree protette, mettendo a serio rischio i delicati ecosistemi africani.