28 Marzo 2024

Festival delle Letterature Migranti, a Palermo parole in viaggio

La scrittura come viaggio...Immagine del sito http://www.festivaletteraturemigranti.it/
La scrittura come viaggio. Immagine dal sito del Festival

Ci sarà anche Wole Soyinka, unico africano nero ad aver ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura, al Festival delle Letterature Migranti, in programma a Palermo dall’12 al 16 ottobre prossimo.

“Liberi di leggere, liberi di viaggiare”; “Le letterature migrano i popoli”; “Cu avi lingua passa u mari”, è il tema dato al Festival.

Ma non è a suon di slogan che si rinnova quest’anno l’appuntamento, piuttosto c’è il desiderio di entrare dentro le parole per scoprire come il racconto e la narrazione riescono a rendere comunicabile la ferita sempre aperta dello sradicamento e lo smarrimento delle identità.

“Solo chi possiede il linguaggio attraversa il mare”, recita l’antico proverbio siciliano. Come a dire che sono soltanto le parole a restituirci il senso di un attraversamento e tutto quello che questo comporta.

Diaspore, testimoni, uomini in marcia evocati dalla fascinazione della letteratura, dei suoi tanti approdi, come delle sue sempre imprevedibili derive, dei suoi differenti linguaggi come della sua voce universale…

E Palermo, città arabo-normanna, cuore del Mediterraneo e “patria” prediletta del tanto citato Goethe (“L’Italia senza la Sicilia non lascia immagine alcuna nello spirito. Qui è la chiave di ogni cosa”) si apre agli scrittori come ai migranti, rendendo legittimamente giustizia a più di cento lingue differenti che la abitano, forte anticorpo verso ogni forma di intolleranza.

Si può, grazie alla letteratura, iniziare a discutere della migrazione non come qualcosa di straordinario, emergenziale, ma qualcosa di ordinario, mosso dal desiderio di ogni uomo di incontrare un altrove?

La scrittura può talvolta essere fuga, strumento di affrancamento dalla durezza della realtà, esigenza vitale di dirsi e, attraverso il racconto di sé, arrivare a incontrare l’altro, il simile come il diverso: un evento come il Festival delle Letterature Migranti è per forza di cose un appuntamento internazionale, che accoglie voci di autori di diversa provenienza perché l’interesse nasce dalla narrazione di vissuti ed esperienze a diverse latitudini culturali.

Già l’edizione 2015 ha mostrato un coinvolgimento attivo del pubblico, fra performance, concerti, spettacoli teatrali, rassegne audio visuali. E quest’anno ci si aspetta ancor più partecipazione.

A questo link l’elenco e le bio dei partecipanti di quest’anno.

Elena Paparelli

Giornalista freelance, lavora attualmente in Rai. Ha pubblicato tra gli altri i libri “Technovintage-Storia romantica degli strumenti di comunicazione” e “Favole per (quasi) adulti dal mondo animale”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *