19 Marzo 2024

Samburu National Park, il safari attraverso una webcam


Printscreen del servizio Google, Samburu National Reserve, Kenya.
Printscreen del servizio Google, Samburu National Reserve, Kenya.

Pegman” di tutto il globo unitevi: le viste panoramiche a 360° diventano anche safari alla scoperta dei tesori faunistici dell’Africa.

Non solo metropoli, borghi, paesi, piazze, strade: Google Street View, il servizio lanciato nel maggio del 2007 che rende percorribili vaste zone del pianeta, dall’Argentina a Taiwan, dal Messico agli Stati Uniti, dal Giappone al Perù, da settembre ha reso esplorabile anche il Samburu National Park, in Kenya.

Obiettivo dell’iniziativa, portata avanti dalla società di Menlo Park insieme alla Onlus Save The Elephants, è quello di contribuire a salvaguardare la fauna selvatica del parco, in particolare gli elefanti. Che, una volta individuati, possono essere oggetto di maggiore tutela, vista la maggiore facilità di denunciare anche eventuali bracconieri.

Non è la prima volta che Google Street View si dimostra un ottimo strumento al servizio della difesa della natura: in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani, Google Street View ha messo sotto l’occhio dell’internauta 40 angoli di mare, definiti “santuari marini ricchi di biodiversità“, per incentivarne la tutela.

Adesso tocca agli elefanti del Kenya: grazie a questo nuovo servizio sarebbero già stati riconosciuti e segnalati 600 elefanti, secondo quanto reso noto dal responsabile di Save The Elephants, David Daballen.

Elena Paparelli

Giornalista freelance, lavora attualmente in Rai. Ha pubblicato tra gli altri i libri “Technovintage-Storia romantica degli strumenti di comunicazione” e “Favole per (quasi) adulti dal mondo animale”.

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