In Cambogia i lavoratori del settore tessile stanno organizzando proteste in tutto il Paese reclamando l’aumento del salario minimo a $177: già lo scorso dicembre era stato dichiarato uno sciopero nazionale, soppresso con violenza dal governo. Attualmente gli impiegati del settore, che rappresenta circa un terzo del prodotto nazionale, hanno diritto a un salario minimo di $100; per la gran parte donne, i lavoratori cambogiani del tessile sono circa 600.000.
Nella nuova campagna si fa appello direttamente ai grossi brand internazionali dell’abbigliamento che si rivolgono alla Cambogia per acquisti o subappalti di attività: il logo, che pubblichiamo in quest’immagine, chiama direttamente in causa grosse marche come Walmart, H&M, Adidas, Zara, Puma e diverse altre.
I leader sindacali spiegano che un salario di $177 corrisponde alle necessità primarie mensili medie dei lavoratori tessili, che fanno sempre più fatica a sopportare le spese correnti come gli affitti, l’elettricità, acqua e cibo.
Foto ripresa dal post originale di Global Voices Online.