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India, il costo umano dello sviluppo

Un'anziana residente nel campo di transito allestito da POSCO-India, controllata dell'omonima acciaieria coreana. Foto di Ayush Ranka, copyright Demotix (22/6/2011)

I residenti di Jagatsinghapur, area rurale nello stato indiano dell’Orissa, subiscono da anni un controverso progetto di landgrabbing finalizzato alla realizzazione di un’acciaieria da parte del conglomerato coreano POSCO. Nonostante la contrarietà espressa dalle Nazioni Unite e la forte resistenza dimostrata dagli abitanti del luogo, dediti alla pesca e alla coltivazione di betel e anacardi, molti di loro sono costretti a risiedere da anni presso un campo di transito allestito dalla POSCO, sovraffollato e in condizioni igieniche non idonee, percependo un reddito medio di 20 rupie (50 €cent) al giorno.
La vicenda rappresenta un tipico caso di conflitto tra le necessità macroeconomiche di sviluppo e i diritti di proprietà nonché le esigenze di sviluppo umano delle comunità fragili.
Questo video rappresenta le attività di contrasto al progetto realizzate dai locali e da ONG impegnatesi al loro fianco. Tratto dall’articolo originale di Global Voices Online.

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