E’ uscito oggi nelle librerie “Ilva, comizi d’acciaio“, il nuovo lavoro della casa editrice “Becco Giallo”, attiva nella produzione di fumetti di impegno civile. Basato sulla sceneggiatura di Carlo Gubitosa, con disegni di Kanjano, l’opera racconta la storia dell’ILVA.
L’ILVA di Taranto, centro siderurgico per la produzione e la trasformazione dell’acciaio a ridosso del quartiere Tamburi, è al centro di un vasto dibattito pubblico per gli effetti delle sue emissioni sull’uomo e sull’ambiente. Questo libro, con il supporto di un apparato di infografica e collegamenti a contenuti multimediali disponibili in rete, è un tuffo in cinquant’anni di industria siderurgica che nasce da un lavoro giornalistico e di ricerca sul campo per documentare le esperienze di singole persone e di intere comunità che vivono e resistono all’ombra dell’acciaio.
Anche se è fin troppo semplice citarlo, è sempre sconfortante rileggere Alex Langer, il quale, nel 1983, rilanciava “l’idea di un globale disegno di risanamento del lavoro e anche di una grande ‘cassa integrazione verde’ perché la collettività si assuma gli oneri della riconversione e non gli scarichi semplicemente sugli operai. E’ tempo dunque che si infittiscano il dialogo e le iniziative esemplari tra ecologisti, operai e imprenditori, per esplorare concretamente il terreno della comune lotta per la qualità ecologica, oltre che sociale e umana, del lavoro”.
Nel seguito presentiamo in anteprima alcune tavole, invitando a scoprire non solo quest’opera ma più in generale la produzione di Becco Giallo.