Ci sono persone per le quali parole come giustizia solidale, partecipazione, impegno civile, hanno un senso concreto. Un senso che si traduce nei risultati raggiunti e nel numero di persone coinvolte nella lotta per il bene comune.
Padre Alex Zanotelli, semplicemente Alex per gli amici, appartiene a questa categoria di persone. Nato in provincia di Trento ha scelto di vivere nel Sud del mondo e “usare” la sua vita per dare valore alla vita degli altri, i più poveri, i più piegati da una società “vorace” come lui stesso la definisce e indifferente ai problemi reali delle persone.
Alex, missionario comboniano, per anni ha vissuto nel Sudan martoriato dalla guerra civile e a Korogocho, una delle baraccopoli più popolose di Nairobi in Kenya. Un inferno che per capirlo devi averlo attraversato.
Ora Alex vive a Napoli – ha scelto di vivere a Napoli – in un quartiere ricco di storia, energia, bellezza ma anche di questioni sociali irrisolte. Vive nel campanile di una chiesa, dove a mezzogiorno il rintocco delle campane ti isola dalle grida dei bambini e dai clacson di auto e motorini che a Napoli sono un sottofondo costante. Lì lo abbiamo incontrato.
Nella video intervista che ci ha concesso tocchiamo temi che gli stanno a cuore e per i quali continua a lottare senza stancarsi mai: i rifiuti, la privatizzazione dell’acqua, i danni prodotti da ‘o sistema, l’importanza di farsi motore del cambiamento attraverso la cittadinanza attiva e l’impegno sentito nel profondo.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=gdKfWeKBO8Y[/youtube]
Le sue denunce, le sue parole dirette non lasciano mai indifferenti e se Alex è ispiratore di movimenti e azioni di responsabilità civile – come i movimenti per la pace e quello per il referendum contro la privatizzazione dell’acqua – provoca anche paure e reazioni da parte dei potentati. Da parte d’ ‘o sistema.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=PAyPrA8Yegw&feature=related[/youtube]
Rovesciare ‘o sistema non è impossibile. La strada, dice Zanotelli, è partire dal basso, farsi promotori del cambiamento attraverso la cittadinanza attiva e darsi da fare perché i propri diritti siano rispettati. Altrimenti, per usare la metafora di padre Alex, finiremo cucinati a fuoco lento come le rane. Un po’ come di fatto sta avvenendo senza che ce ne accorgiamo.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=srZ4iWgRk-Y&feature=related[/youtube]
Abbiamo voluto salutare Alex lasciandoci spiegare attraverso le sue parole il senso del suo impegno, della sua vita. Una vita per gli altri.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=GLoOaUelPEk&feature=related[/youtube]