“Parlare civile”, progetto per l’uso corretto delle parole
La parola, la madre del pensiero, sentenziava Karl Kraus. Già. Ma quanto è facile oggi “parlare civilmente”? Se la comunicazione è fatta di un arcipelago di vocaboli ambigui e spesso ancorati a significati non corrispondenti a realtà, quanto si riesce a fare corretta informazione, specie su temi sensibili che hanno a che fare con i diritti sociali? Il progetto “Parlare civile” punta a fornire gli attrezzi del mestiere a comunicatori o semplici cittadini per evitare di restare incagliati in frasi fatte o espressioni stereotipate che inquinano la comunicazione.
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