L’ombra della morte, scritti di una blogger dall’inferno siriano
“Avrei dovuto piangere.” È l’unica cosa che insisto a ripetermi in continuazione quando penso a quella bambina che è stata fatta a pezzi. Non so niente di lei, e dai suoi resti non riuscivo a darle un’età, ma ricordo bene come me ne stavo lì a guardare, sconvolta. Non ho gridato mentre raccoglievano le parti del suo corpo. Non ho tentato di aiutare, non ho fatto niente, non ho agito in nessun modo. Il mio “stupido” corpo insisteva a mantenere il controllo, ad agire in modo “razionale”. Marcell Shehwaro e il dolore di un Paese in guerra. Per i suoi “Dispacci dalla Siria” pubblicati su Global Voices ha ricevuto un Premio per il Giornalismo Online.
Leggi di più