organizzazione internazionale per le migrazioni

Migranti, i ritorni favoriti dall’OIM ma segnati da dolore e speranza

Non sempre ce la fanno. Non sempre riescono a raggiungere l’Europa o a sopportare gli abusi e le violenze dei lager libici. Così, molti migranti fanno la scelta del “viaggio di ritorno”. Sono viaggi che rientrano anche nei programmi e fondi a disposizione dell’UE e dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni. E sono proprio i ritorni dalla Libia quelli più numerosi, rispetto ai reimpatri dai Paesi europei. È il caso, per esempio, del Ghana, dove solo lo scorso anno sono arrivati tre charter con a bordo, ognuno, 150 persone. Che dovranno rifarsi una vita e affrontare lo stigma del fallimento nella comunità.

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La schiavitù nel XXI secolo nel Rapporto Europol

Negli ultimi vent’anni la caduta dei regimi totalitari, la facilità di spostamento e la tecnologia hanno favorito l’aumento del fenomeno migratorio ma anche la nascita di una migrazione forzata che ha come obiettivo il traffico di esseri umani finalizzato allo sfruttamento. Ne parla in quest’intervista a Voci Globali Teresa Albano, responsabile progetto antitratta dell’OIM.

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