Coppa del mondo, il coraggio di dire che è immorale
I giochi non sono più giochi. Sono una porta aperta verso gli abusi. E sugli abusi. Sono espressioni di potere. Sono una forma di ingiustizia sociale portata a livelli estremi. Sono milioni e milioni di dollari. Sono lo sguardo della società civile sullo stato del rispetto dei diritti umani nei Paesi ospitanti. Uno sguardo e spesso nulla più. Uno sguardo sufficiente, comunque, a dare la misura di quanto i diritti umani rappresentino una cornice quasi anacronistica, uno sfondo a interessi “ben più importanti e remunerativi”.
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