Madagascar

In Africa torna il tempo degli “uomini forti”, la risposta dei giovani

La politica africana è dominata da personaggi che non rispecchiano la demografia delle rispettive nazioni. È raro trovare leader con meno di 50 anni e così il Continente con l’età media più bassa si ritrova ad essere guidato da politici spesso over 60. La gioventù africana reclama una maggiore inclusione nello sviluppo politico e nel futuro dei suoi Paesi. Negli ultimi due anni, tuttavia, una nuova serie di colpi di Stato sembra aver riportato a galla vecchi spettri e dinamiche del passato. In Guinea e Sudan i giovani hanno risposto a questi eventi in modi diversi, esprimendo tuttavia un malessere condiviso.

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Madagascar, un patrimonio naturale a rischio di estinzione

Il prossimo 19 dicembre si terranno le elezioni presidenziali in Madagascar. Il risultato sarà fondamentale per il futuro del Paese e della sua biodiversità, di inestimabile importanza per tutto il pianeta. Alcuni dei siti più incontaminati della Terra, nonché numerose specie di animali e piante in grave pericolo di estinzione, si trovano infatti in questa regione e sono attualmente minacciati da banditi e cacciatori violenti che non si fermano di fronte a niente e nessuno. Le popolazioni vivono nella paura e sperano che il voto porterà un cambiamento che al momento è disperatamente necessario.

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"Foolish Flower": tra attualità e poesia dal Madagascar

A pochi giorni dalle elezioni referendarie che hanno approvato il progetto di modifica costituzionale proposto dal Presidente del Madagascar Andry Rajoelina – grazie al quale costui potrà restare nella carica assunta con un golpe nel 2009 – il blogger malgascio espatriato Lova Rakotomalala ha trovato riscontro ai suoi sentimenti in un componimento del poeta Rado (Georges Andriamanantena).

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Le priorità dei “governi”. Il caso del Madagascar

A lungo fuori dal radar mediatico, da due anni sotto il regime militare di Andry Rajoelina, il Paese ha visto l’ennesimo tentativo di golpe nel recente referendum costituzionale. Nel frattempo crescono i problemi, incluso il traffico illegale di legno pregiato e la diffusa povertà. Con un’economia fragile e un patrimonio ambientale ingente ma in grave pericolo, servirebbe maggiore attenzione dalla comunità internazionale e non certo l’alternarsi di repentini rovesciamenti istituzionali.

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