giornalismo di guerra

Gaza, il giornalismo di guerra solleva nuove questioni etiche

La copertura giornalistica del conflitto israelo-palestinese implica, per reporter e fotografi, un enorme rischio per l’incolumità e anche l’attuazione di scelte etiche. Se ormai da tempo la cosidetta aggregazione dei giornalisti alle truppe costituisce una tradizione consolidata per la comunicazione rapida delle notizie dal fronte, in questo momento storico le cose sono diverse. Anche le maggiori agenzie di stampa non impiegano più giornalisti come dipendenti, ma assumono freelance di cui spesso non conoscono a fondo le attività e i contatti, che possono poi rivelarsi discutibili se non pericolosi.

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