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Iran, dove il futuro del Paese si gioca sul corpo delle donne

Nel 2015 viene approvata in Iran da 289 uomini e 9 donne una legge retrograda che annulla le conquiste della pianificazione familiare dei decenni precedenti. In nome dell’apparente necessità di aumentare la popolazione, la normativa incoraggia il matrimonio in giovane età e frequenti gravidanze. Le donne perdono così il diritto di decidere se e quando sposarsi, divorziare o avere figli. Si assiste in pratica a un’inversione di tendenza che potrà forse migliorare la popolazione in termini di numeri, ma incide pesantemente, seppur in modo diverso a seconda della classe sociale, sulle vite delle iraniane.

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