diritto all’informazione

Covid-19, quando l’Internet-shutdown pregiudica i diritti umani

Le raccomandazioni della comunità internazionale agli Stati, affinché garantiscano l’accesso alla Rete ai propri cittadini durante la pandemia da Covid-19, non hanno sortito alcun effetto in India, Myanmar e Bangladesh. I tre Stati asiatici hanno preferito mantenere il blocco di Internet in alcune zone dei loro territori, mettendo così a rischio la salute e la vita dei propri cittadini nonché dei migranti nei campi profughi. L’inaccessibilità alle informazioni online sta rischiando, peraltro, di tradursi in violazioni di diversi diritti umani: dal diritto all’informazione a quello di espressione, alla libertà di associazione.

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