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Razzismo istituzionale, quelle leggi che rifiutano e discriminano

14 Settembre 2020 Antonella Di Matteo attualità, black power, charles hamilton, Covid-19, decreto sicurezza, decreto sicurezza bis, discriminazioni, ferrara, istituzioni, italia, legge bossi-fini, legge minniti, legge minniti-orlando, legge turco-napolitano, lodi, migranti, migrazioni, razzismo, razzismo istituzionale, stokely carmichael

Una panoramica su come le leggi possano ledere i diritti delle minoranze e contribuire alla creazione di un clima discriminatorio nel nostro Paese. Il razzismo sistemico italiano è forte e può essere individuato sia a livello nazionale che locale. Leggi, ordinanze e atteggiamenti discriminatori, da parte di attori istituzionali, contribuiscono ad alimentare il clima d’odio e l’intolleranza nei confronti delle persone straniere che vivono in Italia. Ciò provoca una marginalizzazione sociale degli immigrati e rende loro difficile l’accesso ai servizi del welfare.

Rifugiati, come funziona l’accoglienza SPRAR per l’inserimento

15 Giugno 2020 Michele Ramadori accoglienza, attualità, cooperative accoglienza, decreto sicurezza, disagio mentale immigrati, immigrati, integrazione, lavoro, migranti, programmi inserimento, rifugiati, SIPROIMI, sprar

Negli ultimi anni abbiamo assistito e letto dei continui sbarchi sulle coste italiane e dei terribili esiti delle traversate nel Mediterraneo. C’è però un mondo, quello dei programmi di inclusione e integrazione sociale dei migranti, che viene raccontato meno. Si tratta di un mondo fatto di limiti ma anche di possibilità concrete che va indagato per limitare i primi e valorizzare le seconde. Esistono buone pratiche che nel tempo sono state rodate, ma anche cattive abitudini dalle quali è stato bene affrancarsi. Vediamo come funziona, quali sono i numeri e le possibilità che offre la rete SIPROIMI in Italia.

L’umanità dilapidata, la speranza sta nei “giusti”

31 Dicembre 2018 Antonella Sinopoli abusi di potere, alex zanotelli, attualità, decreto disumanità, decreto sicurezza, Denis Mukwege, dichiarazione universale dei diritti umani, diritti umani, femminicidi, giustizia sociale, idee, lager libici, migranti, Nadia Murad, nobel per la pace, Omar Abdel Jabar, razzismo, senzatetto, stupri, violenza

Nel 2018 si sono celebrati i 70 anni della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Ma il verbo celebrare non è adeguato. Questa parola dovrebbe esprimere non solo l’ufficialità di un evento ma anche la gioia e partecipazione che dovrebbe accompagnarlo. E, invece, non c’è molto da gioire. L’erosione dei diritti è costante e sempre più rapida. Se c’è una cosa che accomuna molti Stati, Governi, Istituzioni è oggi la degenerazione della giustizia sociale. È proprio di questi tempi che bisogna alzare la testa. Diventare protagonisti di un cambiamento. Lo hanno fatto i premi Nobel per la Pace Denis Mukwege e Nadia Murad, ma anche uno sconosciuto, Omar Abdel Jabar.