colpo di Stato in Guinea

In Africa torna il tempo degli “uomini forti”, la risposta dei giovani

La politica africana è dominata da personaggi che non rispecchiano la demografia delle rispettive nazioni. È raro trovare leader con meno di 50 anni e così il Continente con l’età media più bassa si ritrova ad essere guidato da politici spesso over 60. La gioventù africana reclama una maggiore inclusione nello sviluppo politico e nel futuro dei suoi Paesi. Negli ultimi due anni, tuttavia, una nuova serie di colpi di Stato sembra aver riportato a galla vecchi spettri e dinamiche del passato. In Guinea e Sudan i giovani hanno risposto a questi eventi in modi diversi, esprimendo tuttavia un malessere condiviso.

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ONU, mettere la salute mentale al centro degli interventi umanitari

Per António Guterres – Segretario Generale Nazioni Unite – gli interventi sulla salute mentale devono diventare parte integrante dei processi di peacebulding e dei programmi di sviluppo. Pubblicata la prima guida globale per la protezione delle aree marine. Il Consiglio d’Europa “invita” la Turchia al rispetto delle sentenze CEDU, esortando il rilascio di Osman Kavala. Intanto, la Giunta militare guineana fa sapere di non nutrire alcuna preoccupazione per le sanzioni imposte dall’ECOWAS. E la Corea del Sud rinnova l’appello alla pace con la Corea del Nord.

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