27 Aprile 2024

cambiamenti climatici

Ambiente, la carbon border tax voluta dall’UE danneggia l’Africa

Il prossimo ottobre entrerà in vigore una nuova legge europea che impone la prima tassa al mondo sul carbonio alla frontiera. Si tratta di un’imposta sulle emissioni di gas a effetto serra e mira a incoraggiare le aziende verso metodi di produzione ecologici. Eppure, non tutti i Paesi del mondo l’hanno accolta all’unanimità. Ad esempio, nel Sud globale viene vista come una misura di protezione dell’industria che avrà ripercussioni negative sul Continente africano. Attraverso la differenziazione dei mercati, insieme a finanziamenti idonei, i Paesi africani riuscirebbero in parte ad arginare il problema.

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Guerra nucleare, anche quella “limitata” distruggerebbe gli Oceani

Alla luce dei recenti fatti in Ucraina e dell’accordo tra Usa e Russia sul trattato New Start, sono tanti i timori di un conflitto nucleare che, anche se limitato, causerebbe non pochi danni ambientali. Già negli anni ’80 si era compreso che dopo una guerra nucleare, un’apocalisse climatica avrebbe potuto oscurare la luce del sole per anni con il rischio di una grave carestia globale. Analizzando dunque un ipotetico scenario di guerra, una simulazione ha rivelato che l’uso di armi nucleari provocherebbe importanti mutazioni negli oceani, tra cui un’importante espansione del ghiaccio marino artico.

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La crisi climatica cambierà la nostra dieta e alcuni cibi spariranno

La lotta al riscaldamento globale si sta traducendo, con sempre più urgenza, in lotta per la sopravvivenza. E l’allarme è più forte se si parla della nostra alimentazione. Innalzamento delle temperature, eventi atmosferici più violenti e distruttivi, forte riduzione della biodiversità ci costringeranno – e di fatto hanno già iniziato – a modificare le nostre abitudini alimentari. Ma se dovremo cambiare il nostro modo di mangiare e abituarci all’assenza di alcuni cibi, sarà necessario anche rivedere in senso più sostenibile le modalità di produzione alimentare, per assicurarci la conservazione della vita sul Pianeta.

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Foreste, gli ambiziosi programmi per custodirle e preservarle

La Giornata Internazionale delle Foreste ci ricorda che il patrimonio forestale di tutto il Pianeta è esposto al rischio di estinzione, trascinando con sé la sopravvivenza di molte specie, inclusa quella umana. Negli ultimi decenni hanno trovato voce i campanelli d’allarme lanciati dalla comunità scientifica, permettendo alle questioni ambientali e alla deforestazione di trovare un posto privilegiato nel dibattito internazionale. I passi compiuti, tuttavia, sembrano nascondersi dietro il dito delle belle parole e degli slogan politici, coprendo la necessità di azioni più concrete e sistemiche.

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Australia, migranti: stop alla controversa pratica dei centri offshore

Canberra annuncia di aver siglato un’intesa con la Papua Nuova Guinea per chiudere il centro di detenzione per migranti a Manus, noto come “Guantanámo del Pacifico”. Il presidente della Sierra Leone firma la legge che abolisce la pena di morte, approvata lo scorso luglio. Il Comitato ONU per i diritti umani “condanna” il Paraguay per violazione del diritto alla terra dei popoli indigeni. Intanto non si placa la tensione tra Kosovo e Serbia. Mentre, il report The State of the Climate in Africa, lancia l’allarme sui devastanti effetti del cambiamento climatico nel continente africano.

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Quando l’acqua provoca dei disastri: dalle inondazioni alla siccità

Le piogge torrenziali e devastanti che hanno colpito la Germania a metà luglio hanno impressionato il mondo. Il messaggio è stato chiaro: il cambiamento climatico sta estremizzando qualsiasi evento meteorologico, con l’acqua come elemento distruttivo sempre più in primo piano. Dagli allagamenti fino all’opposta desertificazione, le anomalie legate a questa risorsa hanno causato negli ultimi 20 anni migliaia di vittime. E lo scenario è cupo: più di 2 miliardi di persone rischieranno la vita per piogge violente o carenza d’acqua nei prossimi decenni.

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Etiopia, quella Grande Diga che mette in conflitto tre Stati

Una guerra dell’acqua potrebbe esplodere tra Etiopia, Egitto e Sudan a causa della Grande Diga Africana. Addis Abeba vuole sfruttare il Nilo Azzurro per diventare un potente produttore di energia elettrica. L’imponente opera, però, sta suscitando l’irritazione soprattutto dell’Egitto, che si sente minacciato dalla possibile carenza idrica indotta dalla diga in funzione. Non c’è accordo fra i tre Stati sul progetto e su come gestire il flusso in caso di siccità. In più, la minaccia dei cambiamenti climatici rischia di compromettere ambiente, agricoltura e funzionamento della stessa diga. Sarà sviluppo o disastro per la regione?

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Mortalità perinatale, una tragedia globale del tutto trascurata

Secondo Unicef, OMS, Banca Mondiale, Dipartimento Affari Economici e Sociali ONU, la natimortalità si concentra nei Paesi a reddito basso e medio-basso a causa delle enormi diseguaglianze sociali. L’AIHRC rinnova l’appello alle istituzioni afghane affinché aboliscano il “test di verginità”. Un nuovo studio mostra come i cambiamenti climatici abbiano determinato l’aumento dei disastri naturali. L’UE impone misure restrittive mirate contro 7 ministri siriani di recente nomina. Mentre, in Guinea è caos sui risultati elettorali. L’opposizione denuncia possibili brogli.

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Amnesty denuncia le condizioni dei migranti nei centri di Melilla

La Sezione spagnola dell’ONG chiede l’immediato trasferimento dei migranti dagli attuali centri di accoglienza siti nell’enclave iberica in “alloggi più dignitosi”. Le loro condizioni sono inaccettabili. Il Relatore Speciale per i diritti delle persone con disabilità ha presentato le prime Linee guida internazionali in materia di accesso alla giustizia per i disabili. Secondo un nuovo report, lo sviluppo di sistemi alimentari sostenibili può ridurre il surriscaldamento globale. Si è svolto a Mosca, l’incontro sino-indiano sulla disputa territoriale in Himalaya. Mentre in Marocco, è iniziato il cosiddetto “dialogo libico” tra le fazioni rivali.

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Costa d’Avorio, torna lo spettro del terrorismo islamico

Gli esperti di sicurezza temono una nuova ondata terroristica in Africa occidentale dopo l’attentato lungo il confine tra Costa d’Avorio e Burkina Faso. Il Segretario Generale ONU chiede sbarchi immediati per gli equipaggi navali, in mare da troppo tempo a causa del Covid-19. Human Rights Watch, attraverso un dettagliato report, accusa la polizia francese di razzismo contro africani e arabi. Intanto, l’Iran si oppone a una nuova ispezione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica. Mentre in Italia, vengono presentati i risultati di un progetto quadriennale sulle specie aliene invasive, ritenute tra le principali cause di perdita della biodiversità.

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