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Braccianti indiani in Italia, quando il lavoro è schiavitù e violenza

Pagati 3,50 euro all’ora e costretti a lavorare spesso 10-12 ore al giorno inginocchiati nei campi: sono i nuovi schiavi della comunità sikh dal Punjab, che mandano avanti le aziende e cooperative agricole nella pianura pontina, nel Sud del Lazio. Privati dei più basilari diritti, questi lavoratori subiscono da anni intimidazioni, ingiustizie e atteggiamenti propri del caporalato, che qui è ormai sistemico. A parlarci di questo fenomeno ancora troppo diffuso è Marco Omizzolo, sociologo impegnato in prima linea nella causa dell’emancipazione della comunità indiana dagli abusi a cui sono sottoposti.

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