2 Novembre 2024

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Siria, esodi forzati e una legge per confiscare le proprietà

Approvata recentemente dal Governo di Assad una normativa che mette in seria difficoltà la possibilità degli sfollati di tornare nelle proprie case. Chi possiede immobili e proprietà nelle zone sotto il controllo del regime deve comunicarlo entro 30 giorni. Come faranno i rifugiati, obbligati spesso a lasciare le abitazioni dopo gli attacchi? E così si dice che la legge sia stata fatta per impossessarsi di beni privati. La Siria è sempre più nel caos, tra città distrutte, esodi forzati e politiche aggressive, ora anche dagli USA.

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Siria, nessuno sta vincendo una guerra destinata a continuare

Mentre il conflitto sta per entrare nell’ottavo anno molti commentatori, tra cui leader di governo, vogliono far passare il messaggio che la guerra stia volgendo al termine. Queste indicazioni sono fuorvianti. La guerra in Siria – di fatto – continua, nonostante la sconfitta territoriale dello Stato Islamico. Centinaia di migliaia di persone continuano a subire la fame e la guerra e la situazione di questa nazione divisa sembra essere bloccata in una sanguinosa violenza che probabilmente andrà avanti anche nel 2018. Più la situazione cambia più sembra rimanere la stessa.

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Siria tra contraddizioni e indifferenza

Da openDemocracy un’analisi sulla crescente militarizzazione del conflitto e gli errori e ipocrisie dei poteri occidentali. Viene affrontata soprattutto la questione dell’uso delle armi chimiche e del “due pesi due misure” degli Stati Uniti e di altri Paesi nei confronti del problema. E portati esempi di “tolleranza” nell’uso di tali armi su altri scenari.

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Perché i leader arabi vogliono un cessate il fuoco a Gaza ma non in Siria?

I governi dell’Arabia Saudita e del Qatar continuano a dire che Bashir Assad dovrebbe lasciare il potere o essere rimosso con la forza perchè il popolo siriano vuole che se ne vada. Però trascurano il fatto che i popoli arabi vogliono che anche loro se ne vadano, non solo Assad.

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