arsenali nucleari

Guerra nucleare, anche quella “limitata” distruggerebbe gli Oceani

Alla luce dei recenti fatti in Ucraina e dell’accordo tra Usa e Russia sul trattato New Start, sono tanti i timori di un conflitto nucleare che, anche se limitato, causerebbe non pochi danni ambientali. Già negli anni ’80 si era compreso che dopo una guerra nucleare, un’apocalisse climatica avrebbe potuto oscurare la luce del sole per anni con il rischio di una grave carestia globale. Analizzando dunque un ipotetico scenario di guerra, una simulazione ha rivelato che l’uso di armi nucleari provocherebbe importanti mutazioni negli oceani, tra cui un’importante espansione del ghiaccio marino artico.

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75 anni dall’atomica, lezioni da due giganti del panafricanismo

Ricordare Hiroshima e Nagasaki è anche l’occasione di ripensare l’approccio africano agli armamenti atomici che si rifà ai contributi di Kwame Nkrumah, primo presidente del Ghana post-coloniale, e Ali Mazrui, eminente studioso keniota. Il primo sposava l’approccio abolizionista non violento, il secondo non escludeva il ricorso agli armamenti per la sua diffidenza verso il Trattato di non-proliferazione (1968), che riteneva strumento razzista e orientato allo status quo dei rapporti di potere. Conciliare i due apporti vuol dire aderire al Trattato per la proibizione delle armi nucleari (2017) puntando decisamente al disarmo nucleare globale.

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