Gli esclusi digitali

Laura Sartori, già autrice del libro “Divario Digitale”, pubblica una breve riflessione sulla Rivista Il Mulino, dal titolo “Digital Divide all’Italiana”. L’articolo si apre con una definizione – “Il divario digitale indica la differenza tra chi ha e chi non ha accesso a Internet e, più in generale, alle nuove tecnologie dell’informazione (Ict)” – per poi sottolineare che l’accesso non è sufficiente per un uso efficace delle suddette tecnologie, ovvero per esercitare una completa “cittadinanza digitale”.

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Tecnologie umane e "glocali" per affermare trasparenza e partecipazione

Dal progetto collaborativo di ricerca “Technology for Transparency”, mirato a definire partecipazione civica e trasparenza dell’operato governativo soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, emergono i pregi di iniziative di successo ma anche i difetti di un approccio eccessivamente high-tech. Occorrono tecnologie umane, flessibili e contestualizzate.

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