23 Novembre 2024

Nigeria, l’hip-hop e quei testi che “giustificano” le frodi online

[Traduzione a cura di Elena Intra dall’articolo originale di Suleman Ibrahim Lazarus pubblicato su The Conversation]

I cantanti usano le convenzioni artistiche per costruire personaggi musicali commerciabili. Ma questo non è il quadro completo. Negli Stati Uniti, ad esempio, la maggior parte delle canzoni hip-hop e rap riflettono anche le esperienze di vita degli artisti e le comunità sociali a cui appartengono. Parlano soprattutto della violenza tra bande, dello spaccio per le strade, della vita da fuorilegge. Con poche ma eloquenti parole, il defunto rapper Notorious B.I.G. ha sintetizzato questo aspetto nella sua canzone “Juicy“:

Sì, questo album è dedicato a tutti gli insegnanti che mi hanno detto che non avrei mai concluso nulla, a tutte le persone che vivevano sopra i palazzi di fronte a cui spacciavo, che chiamavano la polizia quando stavo solo cercando di fare un po’ di soldi per sfamare mia figlia.

Anche gli artisti hip-hop nigeriani riflettono sulla realtà socio-economica nelle loro canzoni, nei dischi e nelle loro esibizioni. In questo panorama rientrano anche i criminali informatici, comunemente noti come “Yahoo Boys” – persone che creano account fasulli su Internet con l’esplicita intenzione di frodare le loro vittime.

In un articolo pubblicato di recente ho provato a esaminare la complessità della relazione tra i musicisti nigeriani e gli Yahoo Boys analizzando i testi hip-hop che si riferiscono ai truffatori informatici. Mentre molti artisti nigeriani hip-hopglorificano” queste figure, altri al contrario li condannano.

Nel mio studio, ho concluso che, se da un lato il mondo condanna fermamente gli Yahoo Boys, dall’altro, dovrebbe anche considerare l’ambiente sociale da cui sono emersi.

Analizzando i testi degli artisti hip-hop, sostengo che queste figure criminali sono un riflesso della società nigeriana e gli artisti, con tutti i loro difetti, spesso cercano semplicemente di fare da specchio a questi tempi complicati nel loro Paese. Così facendo, seguono le orme dei grandi dell’hip-hop.

I testi

Ho esaminato i testi pubblicati tra il 2007 e il 2017 di 18 artisti hip-hop. Il tema che ho cercato in tutte le canzoni è stato il rendere glamour” la frode informatica e i truffatori online. Tutte le canzoni che ho analizzato sono cantate da artisti maschi, a parte una intitolata “Maga no need pay“, che coinvolgeva sette artisti diversi. Questo indica che sono meno le donne che celebrano i nigeriani diventati ricchi grazie alla frode informatica. A quanto pare, le culture di genere si applicano online così come offline.

Una domanda a cui volevo rispondere era se le canzoni fossero simili – o diverse – rispetto ad altre espressioni culturali nella musica nigeriana in generale.

Storicamente, prima dell’affermazione e della commercializzazione dell’hip-hop nigeriano, un soggetto comune in molti generi musicali nigeriani – come l’Highlife – era quello degli individui facoltosi. In che modo avessero acquisito la loro ricchezza – legalmente o illegalmente – era irrilevante. Ad esempio, la ricerca mostra che un cantante appartenente al genere Highlife, Ogbogu Okonji, nella sua canzone “Alusi Ego“, che significa il dio (la dea) del denaro, personificava un “rinomato” avvocato, Fred Ajedua, come il dio del denaro.

Sostengo che la glorificazione nella musica hip-hop degli Yahoo Boys rappresenti una continuazione di questa tradizione e rifletta semplicemente le comunità sociali che le hanno create.

L’unica grande differenza riguarda i criminali informatici, che vengono ritratti diversamente da altre figure influenti o comunque di impatto culturale. Ad esempio, i testi tracciano un netto contrasto tra questi scammer e altri criminali a cui si riferiscono come “ladri“. Questo confronto mira a suggerire che alcune attività fraudolente – come appunto la frode informatica – sono benevole, mentre altre azioni criminali sono malevole e dovrebbero essere condannate.

Sottolineo anche che, se da un lato è giusto condannare le attività fraudolente degli Yahoo Boys, bisogna notare che molti nigeriani che sostengono di essere “rispettosi della legge” sono coinvolti in diversi tipi di attività illegali, come la corruzione, la frode e l’appropriazione indebita di fondi pubblici. Quello che cerco di dire è che la linea che divide queste persone e gli Yahoo Boys non è nettamente marcata.

La cosiddetta “truffa alla nigeriana”, chiamata anche 419 scam in riferimento all’articolo del Codice Penale nigeriano che la punisce, ogni anno fa volumi per centinaia di milioni di dollari. Foto Wikipedia

Giustificazioni

Per comprendere la relazione tra la frode informatica (Yahoo – Yahoo) e la musica hip-hop nigeriana ho usato l’idea del disimpegno morale – ossia che le persone normalmente non agiscono in modo riprovevole finché non giustificano a loro stessi la correttezza delle proprie azioni.

Le persone usano diversi tipi di giustificazioni, incluso incolpare le vittime del crimine per la propria situazione. Ad esempio gli Yahoo Boys, così come rappresentati nei testi musicali, si riferiscono comunemente alle loro vittime come avide. In tal modo riducono al minimo la propria responsabilità.

Allo stesso modo, gli stessi criminali informatici ridimensionano il danno che provocano spostando la responsabilità su circostanze che sfuggono al loro controllo, come la povertà e la disoccupazione.

Non si tratta di niente di nuovo. Le realtà socio-economiche si sono spesso riflesse nella musica e nella cultura. E nel caso dei testi hip-hop nigeriani, è possibile che alcune canzoni possano fornire un modo agli ascoltatori di apprezzare la frode informatica.

Non sto suggerendo che l’hip-hop sia causa dei crimini. Quello che intendo dire è che chi lo interpreta offre una chiara illustrazione del movente che giustifica l’attività online fraudolenta e fornisce così agli ascoltatori un modo per comprendere e apprezzare chi la compie.

Elena Intra

Laureata in Lingue e successivamente in Giurisprudenza, lavora come traduttrice freelance da dieci anni. Appassionata in particolare di diritti delle donne e tematiche ambientali, spera attraverso il suo lavoro di aiutare a diffondere conoscenza su questi argomenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *