Ellen Johnson Sirleaf, nota come la prima donna africana ad essere stata eletta Capo di Stato (Liberia – 2005), ha oggi conquistato un altro primato. È stata eletta – prima donna nella storia africana e di questa istituzione – presidente dell’ECOWAS, la Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale.
La Johnson Sirleaf, eletta ne corso de 49esimo summit dell’Organizzazione, la scorsa settimana a Dakar, assume questa posizione in un periodo particolarmente delicato, momento in cui la regione deve fare i conti con una certa instabilità politica in alcune aree, la crisi economica e l’alto debito estero di alcuni Stati, le insurrezioni e la crescente violenza dei gruppi terroristici di matrice islamica.
Nel suo discorso la presidente ha promesso di lavorare per raggiungere gli obiettivi di Vision 2020, che prevederebbe, tra le altre cose, l’introduzione di una moneta unica dell’area entro il 2020. Da lei ci si aspetta anche che si aprano le discussioni sulle negoziazioni per un accordo di partnership economica tra l’ECOWAS e l’Unione Europea.
Ma la neo-presidente dell’ECOWAS, si sa, è abituata a raccogliere e affrontare le sfide a suo modo: come rimettere in piedi un Paese dissestato e dissanguato da due guerre civili, fare i conti con la violenta esplosione di Ebola, ma anche le questioni controverse, come le leggi che puniscono i gay. Fece discutere l’intervista a un giornale occidentale in cui difendeva la legge del suo Paese che criminalizza l’omossessualità.
Considerata una delle donne più influenti del mondo, nel 2011 vinse il Premio Nobel per la Pace. Sicuramente un simbolo, non solo per le donne africane, Ma Ellen o anche, come qualcun altro preferisce chiamarla, “The Iron Lady“.
Vedremo cosa riuscirà a fare nei prossimi 12 mesi del suo mandato.