Un miliardo e 100 milioni di abitanti, 54 Paesi, oltre 30 milioni di chilometri quadrati, e migliaia e migliaia di storie ed eventi da raccontare ogni giorno. L’immensità del continente africano e dei suoi protagonisti è ora sugli schermi 24 ore su 24, tutti i giorni. È stato lanciato ieri Africanews, primo canale di informazione pan-africano multilingue dell’Africa sub-sahariana.
Il canale aveva già cominciato ad operare dal gennaio scorso come sito web anche su smartphone. Ora è su satellite, digitale terrestre, Internet e – attraverso una serie di accordi – anche per alcune ore su piccole emittenti locali. Una vera e propria rivoluzione dell’informazione nel continente, dove ogni giorno si copriranno gli avvenimenti africani, ma si porteranno in Africa anche gli eventi internazionali.
Africanews nasce sulla scia e l’esperienza della “sorella” europea Euronews. Quartier generale, Brazzaville, (e une sede a Point-Noir), non propriamente una delle capitali più tranquille del continente, e dove la libertà di informazione non è mai stata così calpestata. Il Rapporto di Reporter senza Frontiere del 2016 vede il Congo-Brazzaville classificato agli ultimi posti della lista. Ma nel documento di nascita dell’emittente libertà di espressione e indipendenza editoriale ne rappresentano i pilastri.
Amministratore delegato e presidente è lo stesso ad di Euronews, Michael Peters. Direttore della testata, il keniota Isaac Khaguli Esipisu, che – tra gli altri – ha lavorato per la CNBC Africa e per la Reuters; una donna come vicedirettore, la ghanese Narkwor Kwabla. Africanews ha uno staff di 50 professionisti, di 15 diverse nazionalità e 45 corrispondenti. Si comincia a trasmettere in lingua inglese e francese, ma tra non molto, si aggiungeranno il portoghese, l’arabo e anche il swahili.
Business, attualità, cultura, sport e meteo le classiche programmazioni. Ma particolare attenzione attireranno la tecnologia e l’innovazione che stanno cambiando il volto del continente, i focus e la sezione No Comment, la versione africana del programma giornaliero creato da Euronews e a cui molti premi sono stati riconosciuti nel corso di vent’anni: immagini non accompagnate da alcun commento, nell’ottica di lasciar raccontare quello che si vede superando il “rischio” del pregiudizio e giudizio che le parole – anche quelle di un giornalista – possono portare con sè.
Il canale è stato lanciato in contemporanea in 33 Paesi per un totale di oltre 7 milioni di famiglie. Per i primi sei mesi il canale all news sarà visibile a tutti (non criptato) e gratuito dalle paraboliche. Un modo per “abituare” gli spettatori africani a un modello di informazione a cui – comunque – il continente è da tempo pronto. Sia per quel che riguarda le professionalità in campo, sia per la ricchezza di contenuti e di voci che dall’Africa ora potranno trovare l’espressione che da tempo si aspettava. Senza più la mediazione dei media occidentali.
Chi sovvenziona tutto questo? Pubblicità, distribuzione e le entrate ricavate dalle produzioni. Niente poltica, assicurano dai vertici del canale, e niente compromessi. Finalmente il vero Focus sull’Africa.
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