Filippine: la lotta indigena raccontata attraverso l’arte
[Ripreso liberamente dall’articolo originale su Global Voices.]
Nelle Filippine vivono più di 14 milioni di indigeni che appartengono a 110 gruppi etnico-linguistici diversi. La Terra è l’unico patrimonio di queste tribù ancestrali, e la sua integrità viene minacciata da una rapida urbanizzazione, dalla commercializzazione e dall’invasione illegale delle proprietà indigene da parte di imprese appoggiate dallo Stato che svolgono attività agroalimentari, minerarie e disboscamento.
Nell’isola di Mindanao il termine collettivo per questi gruppi etnici è Lumad. Negli scorsi mesi di settembre e ottobre si è diffusa la notizia che diversi gruppi Lumad in lotta contro l’ingresso di imprese minerarie nelle loro comunità, sono stati attaccati da gruppi paramilitari. A seguito di questi fatti, circa 700 membri Lumad si sono accampati nella capitale Manila per chiedere la ritirata delle truppe dalle loro case.
La terribile situazione dei Lumad si riflette in molte opere dell’artista filippino Federico Boyd Sulapas Dominguez, che ha deciso di condividere le copie dei suoi vecchi lavori su Facebook. Con i suoi dipinti l’artista vuole rendere pubblica la situazione degli indigeni delle Filippine e diffondere la loro campagna per la protezione delle terre ancestrali. Alcune delle sue opere sono state ampiamente condivise sui social media da attivisti, accademici e difensori del patrimonio nazionale che incoraggiano il popolo ad appoggiare la lotta per il diritto all’auto-determinazione degli indigeni Lumad. Il pittore, che appartiene al gruppo etnico dei Mandaya, incoraggia i giovani artisti filippini ad arricchire la propria conoscenza della cultura nazionale integrandosi alle comunità indigene.