Un motore di ricerca specializzato in medicina. L’idea viene dall’Italia: TocTherapy è frutto dell’impegno di quattro studenti universitari del Politecnico di Torino, Antonio Chirato, Marco Bartolotta, Giovanni Giannandrea, Carmine Sacco e Anna Cuomo, che sta collaborando all’aspetto economico. Per saperne di più gli abbiamo fatto qualche domanda.
Secondo un rapporto Censis del 2014, il 41,7% di italiani cerca informazioni on line sulla salute. Avete pensato a queste cifre quando avete progettato il vostro motore TocTeraphy? Ci spiegate come funziona?
Uno dei motivi che ci ha spinto a creare il motore di ricerca è proprio l’elevato numero di persone che utilizzano il web per cercare informazioni di ambito sanitario e farmaceutico, in quanto i servizi già online presentano spesso dati sparsi e molte volte provenienti da fonti non attendibili. Il motore permetterà la ricerca di informazioni sanitarie come patologie, approcci terapeutici, esami diagnostici e relative strutture sanitarie iscritte, sia pubbliche che private, alle quali rivolgersi. Inoltre sarà possibile ricercare prodotti, esami e servizi erogati dalle farmacie iscritte sul portale. L’utente avrà inoltre la possibilità di registrarsi gratuitamente e creare delle proprie preferenze sanitarie su cui ricevere aggiornamenti anche su smartphone.
Tramite il vostro motore di ricerca è possibile avere informazioni mediche da tutto il mondo? Ci sono zone dove il servizio non arriva/arriverà?
Attualmente stiamo cercando di rendere disponibile il servizio in Piemonte benché il nostro auspicio sia quello di espanderlo a livello Nazionale e magari chissà anche all’estero.
Il Censis avverte che, nonostante il web favorisca il reperimento di informazioni in ambito sanitario, non sempre la conoscenza sui temi sanitari risulta adeguata. In cosa il vostro progetto si differenzia da altri siti che raccolgono informazioni analoghe?
Il nostro portale si differenzia in quanto il tipo di dato presentato all’utente non solo deriva dalla struttura sanitaria stessa e da eventuali collaborazioni con assessorati regionali alla Sanità ma viene presentato usando un linguaggio il più possibile comprensibile dall’utente medio.
Il vostro progetto è decollato grazie all’evento HackUnito organizzato dall’Università di Torino. Ci potete raccontare cos’è questo evento e come ha costituito un “trampolino di lancio” per TocTeraphy?
HackUnito è stato il primo evento a cui il Team di TocTherapy ha partecipato il cui scopo era presentare delle idee innovative per la comunità e durante le giornate organizzate si aveva la possibilità di creare un primo prototipo del servizio. Un evento che ci ha permesso anche di capire l’importanza della nostra idea e ricevere alcuni feedback da altri gruppi presenti all’evento stesso.
A che punto è TocTherapy? Che tipo di finanziamento ha ricevuto?
TocTherapy possiede già un primo sito vetrina del servizio, e stiamo cercando di concludere collaborazioni con alcune strutture ospedaliere piemontesi per avere la possibilità di reperire i dati per la piattaforma. Inoltre abbiamo partecipato all’evento CosmoFarma a Bologna, dove abbiamo preso contatti con alcune potenziali farmacie interessate. Siamo inoltre seguiti dall’Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino (I3P), in quanto partecipiamo al percorso Treatabit che consiste in un periodo di pre-incubazione di due anni. Il motore di ricerca sarà disponibile online non appena avremo un bacino di dati che lo consenta. Inoltre stiamo lavorando alla realizzazione delle pagine delle varie tipologia di utente: paziente, farmacista, medico.
TocTherapy conta di parteciapare al bando Start Cup per ottenere dei finanziamenti, inoltre siamo stati selezionati, insieme ad altri 4 progetti, dal club Ambrosetti per il contest Golden Gate. Fino a questo momento le spese sono state a carico nostro e delle nostre famiglie, anche perché più che i finanziamenti a giocare un ruolo vitale nella realizzazione concreta del progetto sono i dati e le collaborazioni con le strutture mediche.
È vero che sono persino i medici di famiglia che sempre più spesso ricorrono alla Rete per trovare risposte alle domande dei propri pazienti?
Dalla nostra esperienza, abbiamo riscontrato che i medici utilizzano il web soprattutto per documentarsi sulle novità sanitarie e aggiornarsi su eventuali nuovi approcci terapeutici.
Medicina e Rete: fra progetti interessanti che si trovano on line ci sono certamente mappature scientifiche che mirano a diffondere una cultura della prevenzione. Ancora da Torino è arrivato per esempio il portale influweb.it frutto del lavoro di un gruppo di esperti della Fondazione ISI che mira a creare una mappa della diffusione di influenza nella penisola. Che parere date a questo tipo di esperimenti? È possibile pensare di esportare questi esperimenti anche in zone del mondo più depresse?
Pensiamo che ogni sforzo atto a migliorare i servizi sanitari sia vitale poiché il nostro ambito sanitario, soprattutto nel settore tecnologico, risulta essere meno aggiornato a causa dei noti problemi economici che lo affliggono. Per quanto riguarda l’esportazione in altri Paesi, crediamo sia possibile a patto che ci sia compatibilità tra il progetto e il sistema sanitario locale e lo stato economico.
Navigando in Rete senza l’ausilio di un motore ad hoc come TocTherapy è abbastanza sicuro selezionare le notizie sulla base di certificazioni di qualità come quella della Fondazione Health on The Net?
Sicuramente si, a patto di fornire le informazioni in maniera comprensibile per i propri utenti.